Pronti a fare la “barca di S.Pietro”? Per chi non lo sa ecco le istruzioni

28 giugno 2017 | 15:19
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Pronti a fare la “barca di S.Pietro”? Per chi non lo sa ecco le istruzioni
Pronti a fare la “barca di S.Pietro”? Per chi non lo sa ecco le istruzioni
Pronti a fare la “barca di S.Pietro”? Per chi non lo sa ecco le istruzioni

Domani si festeggiano i santi Pietro e Paolo ed è l’ultima notte per cercare di interpretare la Barca di San Pietro e capire la “piega” di quest’anno a livello meteorologico.

Il giorno giusto per ottenere la previsione è proprio questa notte, tra il 28 e il 29 giugno e c’è da scommettere che molti comaschi  proveranno a fare la loro barca sperando nei migliori auspici.

Il culto di San Pietro risale al Medioevo quando i monaci Benedettini lo diffusero nel territorio lombardo. Nell’Ottocento era popolare la leggenda secondo cui “nel giorno di San Pietro deve esserci un temporale, perché il diavolo ha promesso a sua madre di uscire dall’inferno per quell’anniversario”, per questo motivo molti pescatori durante questa notte non escono in barca per timore di burrasche e temporali.

Cosa bisogna fare? Semplice, prendete un vaso o una bottiglia – l’importante è che sia di vetro e leggermente panciuta – versatevi dentro acqua fredda e riempitela per metà. Poi con  delicatezza si deve far scivolare nell’acqua l’albume di un uovo.

Senza sbattere il contenitore poi lo si deve portare all’aperto, meglio sotto un albero o in mezzo ad un prato, ma va bene anche il davanzale di casa e aspettare che la rugiada faccia la sua magia.

La mattina controllando il contenitore sarà possibile osservare la forma particolare assunta dall’albume. I filamenti bianchi che si saranno formati durante la notte avranno l’aspetto di alberi maestri, e di vele spiegate. A seconda della forma delle vele i contadini prevedevano le condizioni del tempo: le vele aperte indicavano la venuta del sole mentre le vele chiuse e sottili, l’arrivo della pioggia. Quando nell’acqua si forma un bel veliero secondo la leggenda  sarà di buon auspicio per il raccolto.

Una spiegazione scientifica, ad ogni modo in tutto questo c’è, la densità dell’albume dell’uovo ha una maggiore densità dell’acqua perciò tende ad affondare, invece l’acqua fredda si riscalda grazie al calore assorbito e poi rilasciato dalla terra: l’acqua riscaldata dalla terra tenderà a risalire e mentre risale trascina con sé l’albume formando le famose vele.

Ma lasciamo un pizzico di magia, mettete il vostro uovo nella bottiglia e, domani, aspettiamo le vostre foto!