“Canaletto a Venezia” il film sull’artista che ha saputo raccontare la bellezza della città lagunare



Arriva al cinema, solo il 27, 28, 29 novembre Canaletto a Venezia, il film evento che guida gli spettatori attraverso la vita e le opere del pittore che meglio colse l’essenza e il fascino di una delle città più amate al mondo: Giovanni Antonio Canal, universalmente conosciuto come Canaletto, nato nell’ottobre del 1697 a Venezia.
Ai Cinelandia di Como Cà Merlata e Cantù e, da domani sera, allo Spazio Gloria di via Varesina, si potranno ammirare le opere d’arte di Canaletto conservate presso la Royal Collection di Londra, molte delle quali sono state esposte nella mostra “Canaletto e l’arte di Venezia”, presso laGalleria della Regina a Buckingham Palace.
Canaletto a Venezia offre inoltre l’opportunità di entrare in due residenze reali ufficiali – Buckingham Palace e Windsor Castle – per conoscere più da vicino l’artista e il suo principale agente Joseph Smith, Console britannico a Venezia che introdusse il pittore nel Regno Unito. Gli spettatori si avventureranno così in un singolare Grand Tour, visitando i luoghi amati dai contemporanei di Canaletto e da lui immortalati in vedute indimenticabili – dal Ponte del Rialto aPiazza San Marco, da Palazzo Ducale fino alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, guidati dai curatori della Royal Collection Trust e dai maggiori esperti al mondo della storia di Venezia.

Nessun altro artista ha catturato l’essenza e il fascino di Venezia come ha saputo fare Canaletto. Nonostante il rapporto intimo del pittore con la città in cui nacque, visse e morì, la più grande collezione delle sue opere è conservata nel Regno Unito, all’interno della Royal Collection. Nel 1762, Re George III acquistò infatti quasi tutti i lavori dell’artista collezionati da Joseph Smith.
Sebbene le sue opere appaiano fedeli rappresentazioni di Venezia l’abilità di Canaletto viene dalla sua manipolazione della realtà. L’artista, infatti, cambiava la posizione degli edifici o apriva nuove vedute per creare la composizione perfetta, partendo dal reale. Per questo i suoi dipinti furono ricercati con particolare ardore e collezionati dai protagonisti del Grand Tour.

L’immaginazione giocosa del pittore veneziano si estese in un nuovo genere nel quale Canaletto eccelse: il ‘capriccio’, che converte la combinazione di realtà e architetture inventate in nuove vedute immaginarie. In questo senso, Canaletto è da considerarsi un vero e proprio maestro della narrazione.
L’eccezionale gruppo di oltre 200 dipinti, disegni e stampe in esposizione, offre una visione impareggiabile della maestria di Canaletto nel film diretto da David Bickerstaff, che lo ha scritto assieme a Phil Grabsky: un modo meraviglioso per visitare la mostra, ma anche un’opportunità straordinaria di avvicinarsi a Canaletto e alla città che lo ispirò, intraprendendo un viaggio nella vita e nell’arte del famoso pittore veneziano.