I Barzaghi escono di scena, Como tutto di Angiuoni ?

21 maggio 2006 | 09:31
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I Barzaghi escono di scena, Como tutto di Angiuoni ?

Dopo la sconfitta (tecnica, morale e personale per molti protagonisti) di domenica scorsa in casa Tritium il Como ha vissuto giorni convulsi. Decisamente. Le intemperanze dei tifosi sul campo di Trezzo D’Adda hanno portato il giudice sportivo a sanzionare pesantemente il club: 3000 euro di multa, la penalizzazione per un giorno del Sinigalia la prossima stagione e la sconfitta a tavolino in favore degli avversari che comunque, prima che il match fosse sospeso, vincevano per 2 a 0. Lunedì il presidente Giangerolamo Barzaghi annuncia la ferma intenzione di lasciare tutto. La conferma di una presa di posizione ultimativa – e non solo data dallo sconforto – arriva anche dal padre del numero uno azzurro, Paolo, proprietario del 50% del Club. La famiglia Barzaghi chiude i battenti e molla. “La professione di presidente – ha spiegato Paolo Barzaghi nei giorni scorsi alla redazione – implica ovviamente il rischio di insulti e critiche, lo sappiamo bene. Ma è dall’inizio dell’anno che veniamo pesantemente attaccati, ci telefonano a casa, ci minacciano…Presto fornirò le prove di quanto dico. Per ora è meglio lasciare”.

Decisione, insomma, non suscettibile di dietrofront. Ma è sempre Barzaghi senior a dare garanzie per il futuro: “Lasciamo il Como garantendo che ci sarà un passaggio di consegne immediato e trasparente. Non si preannuncia un’estate travagliata, credetemi. Il club festeggerà il suo centenario del 2007 in tutta calma”. Passano poche ore e il nome di un possibile acquirente si affaccia sulla scena. E’ Enzo Angiuoni. L’ex vicepresidente uscito di scena qualche settimana fa a causa di alcune differenze di vedute, sulla gestione del club ,con il presidente. “L’uomo del venerdì” lo avevamo scherzosamente battezzato nei mesi scorsi vista l’abitudine che aveva di presentarsi ad Orsenigo per l’ultimo allenamento settimanale, quello precedente la rifinitura. “Un modo per stare vicino alla squadra”, spiegavano dal centro di Orsenigo. Sempre sua l’idea di regalare, l’otto marzo scorso, una mimosa a tutte le tifose del Como. Alla redazione conferma: “L’intenzione di acquisire il club c’è. Ora si tratta di definire tutto con Paolo Barzaghi”. Fra i due il rapporto è ottimo da sempre. “Angiuoni – spiega Barzaghi padre – conosce bene la realtà, i necessari equilibri. Sa bene che cosa lo aspetta, è pronto”. E’ sempre Paolo a scartare però l’ipotesi ulteriore lanciata dall’acquirente di un tandem, una doppia gestione: “Lo escludo, in questo momento voglio seguire mio figlio Giangirolamo nelle decisioni che ha preso, è una questione di rispetto”. Venerdì il numero uno uscente ha incontrato il sindaco di Como, Stefano Bruni: “Ho voluto comunicare al sindaco quanto sta accadendo – ha spiegato alla redazione – è una questione di correttezza. Sa che c’è un possibile acquirente e sa che ci saranno dei cambiamenti.” 

Domani mattina intorno a mezzogiorno la definizione di quanto accaduto in settimana. Paolo e Giangirolamo Barzaghi incontreranno gli altri vertici azzurri, Alberto Brivio e Francesco Pallone, per discutere e formalizzare la decisione. Consiglio di amministrazione in sede. Il pacchetto in vendita è completo, oltre al club è previsto anche il passaggio di proprietà del Centro Sportivo di Orsenigo. “Certo che vendiamo anche Orsenigo – aggiunge Barzaghi Junior – e credo questo metta la parola fine alle polemiche che ci accompagnano da inizio anno, quando qualcuno ha sostenuto che mio padre voleva specularci sopra”. Dopo gli atti formali di domani si attende un cenno da Angiuoni che dovrà farsi avanti per concretizzare quanto dichiarato. E forse, sempre domani, tornerà a parlare il silente Gattuso. Il tecnico del Como ha chiesto tempo, ha rinviato ogni commento al momento successivo la definizione della nuova società. Momento che, salvo clamorose novità, si avvicina.

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