Premio Azzeccagarbugli: i finalisti e i loro romanzi

2 agosto 2006 | 00:00
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Premio Azzeccagarbugli: i finalisti e i loro romanzi

Adele Marini con Milano, solo andata (Fratelli Frilli editore), Franco Limardi con Anche una sola lacrima (Marsilio) e Ivanoe Ciocca con Libro assassino (Il Filo editore), sono i finalisti dell’edizione 2006 del Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco. La proclamazione è avvenuta lo scorso 11 luglio a Villa Monastero di Varenna, al termine della votazione pubblica da parte della giuria composta da Achille Serra (Presidente), Andrea Accorsi, Anna Maria Artoni, Darwin Pastorin, Patrizia Rossi con la presentazione di Luca Crovi. Il premio, indetto dalla Provincia di Lecco e dal Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco, prevede ora il coinvolgimento della giuria popolare: 100 lettori, sorteggiati tra coloro che si sono iscritti attraverso il sito del premio attraverso il sito www.premioazzeccagarbugli.it, che hanno ricevevuto i libri dei tre finalisti e li voteranno entro la serata del 27 settembre, quando al Teatro della Società di Lecco, avverrà lo spoglio delle schede e la proclamazione del vincitore della seconda edizione. L’incontro con il pubblico di Adele Marini, Franco Limardi e Ivanoe Ciocca avverrà giovedì 28 settembre a Villa Greppi di Monticello Brianza, durante la rassegna di narrativa poliziesca La passione per il delitto. La votazione dei giurati, che hanno espresso scelte differenti, ha portato ad un situazione di parità che – come da regolamento – ha obbligato a due votazioni di spareggio tra gli autori che avevano guadagnato 5 punti per arrivare a proclamare i tre finalisti: prima Franco Limardi (5 preferenze) e poi Ivanoe Ciocca (4 preferenze).

I libri Adele Marini – Milano, solo andata (Fratelli Frilli editore, pagg. 308, 11 euro)

La vicenda, che ha come antefatto una strage di mafia realmente accaduta, si svolge nell’estate del 2000. Protagonista, una giovane insegnante di scuola media che dopo la morte dei genitori adottivi decide di approfittare delle vacanze estive per cercare chi l’ha messa al modo o, almeno, per scoprire le ragioni che hanno indotto sua madre ad abbandonarla in un istituto quando aveva quattro anni. Piena di dubbi, ma decisa a fare luce su certi suoi misteriosi brandelli di ricordi, si rivolge alla trasmissione di Raitre Chi l’ha visto?, accettando di apparire sul video per lanciare il solito appello a chiunque “abbia-visto-o-sappia-o-ricordi” qualcosa. Non si aspetta grandi rivelazioni, anzi, in cuor suo è già rassegnata a non avere alcuna notizia utile. E invece, a partire dal momento in cui va in onda il servizio che la riguarda, viene proiettata in una spirale di orrore alla quale riuscirà a sfuggire solo rinunciando alla propria identità. L’epilogo, amaro quanto ineluttabile, è storia di ordinaria quotidianità. In bilico fra realtà e fiction, questa “storia di questura” ha al centro un grande intrigo ma è priva di eroi, fitta di colpi di scena e, fino all’epilogo, priva di soluzioni, proprio com’è nell’ordine naturale della cronaca quotidiana, dove l’intelligenza e la generosità di chi svolge le indagini si scontra immancabilmente con l’arroganza di chi ha il potere. Sullo sfondo, una Milano bella ma irraggiungibile, spopolata dall’afa e crudelmente avvolta attorno al proprio impenetrabile egoismo.
Milanese, giornalista professionista, Adele Marini vive e lavora a Milano. Specializzata in cronaca nera e giudiziaria, è da molti anni in forza presso la redazione di uno storico settimanale a diffusione nazionale. Questo libro rappresenta la seconda fatica letteraria dopo Il Consulente (Mario Modica editore, Pavia), romanzo-verità scritto a quattro mani con Alberto Sala, ispettore capo della Mobile di Milano.


 Franco Limardi – Anche una sola lacrima (Marsilio, collana Marsilio Black, pagg. 192, 12 euro)

Lorenzo Madralta, ex militare reduce dal Libano, è il responsabile della sicurezza di un centro commerciale in una sonnolenta cittadina di provincia. Duro, efficiente, freddo, Madralta sembra un impiegato modello, un fedele cane da guardia che rifiuta ossi e carezze. Ma sotto la maschera di indifferenza che pare separarlo da tutto e da tutti cova un'irrequietudine profonda. L'immagine di una spiaggia tropicale in cui ricominciare da capo e il viso fresco e pulito di Laura, rosa dalla sua stessa insoddisfazione, lo spingeranno a imbarcarsi in un'impresa folle e rischiosa: il grande colpo che può cambiarti la vita. Così il cane da guardia rompe la catena e si lancia a testa bassa lungo una strada che scoprirà disseminata di tagliole e randagi ringhiosi. Durante la rapina infatti qualcosa va storto, e Madralta si troverà coinvolto in una partita confusa e violenta, priva di regole e ricca d'inganni. In Anche una sola lacrima Franco Limardi si rifà – calandola perfettamente nella realtà italiana – alla grande tradizione classica del noir americano, da James M. Cain a Jim Thompson, dando corpo a un romanzo di intensità e impatto non comuni.

Nato a Roma nel 1959, Franco Limardi è insegnante di Storia e Letteratura Italiana in un istituto superiore. Ha esordito con il noir L’età dall’acqua (DeriveApprodi, 2001), menzione speciale all’edizione 2000 del Premio Calvino. Questo è il suo secondo romanzo.


 Ivanoe Ciocca – Libro assassino (Il Filo, pagg. 152, 14 euro)

Può esistere il delitto perfetto? Può una coscienza tollerare il rimorso di aver tolto la vita a un’innocente solo per dimostrare un’orribile tesi? In Libro assassino Ivanoe Ciocca indaga sulle cause etiche e morali che spingono un uomo ad architettare, eseguire e nascondere il peggiore dei crimini: l’omicidio. Da un incontro fortuito, l’anonimo protagonista di questo romanzo scopre di non essere come aveva sempre creduto e come si era mostrato agli altri: si rende conto che, in lui, albergano pulsioni e istinti negativi, violenti, al limite della crudeltà. E, ancor peggio, comprende quanto questo suo nuovo io – in realtà da sempre presente in lui – lo soddisfi, lo faccia sentire vivo, forte, in grado di sostenere qualsiasi prova, anche la più terribile. Egli fonda le proprie teorie sul pensiero filosofico, sulle millenarie discussioni relative al libero arbitrio e alla predestinazione, sugli effetti dell’evoluzionismo sociale: cresciuto in una famiglia sana, religiosa, onesta, avverte tuttavia un intenso senso di vuoto, che riesce a colmare solo macchiandosi dell’assassinio di Silvia, giovane vittima del Caso. Da qui la sua rinascita. Da qui, analogamente, la sua fine.
Ivanoe Ciocca è nato a Roma il 14 settembre del 1969. Laureato in Giurisprudenza nel 1993, attualmente svolge la professione di avvocato all’Inps.
di Paola Pioppi

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