
Rifiuta con forza tutte le accuse e resta sereno. “So di essere pulito”. Luca Paolini, l’asso ciclistico di Brenna, ha vissuto ore amare dopo che ieri mattina – vedi precedente lancio – poco prima delle 6 i carabinieri, mandati dalla procura di Bergamo, hanno bussato alla porta della sua casa di Faloppio svegliando moglie e figlio. Obiettivo cercare la presenza di eventuali sostanze illecite, dopanti. La perquisizione ha avuto esito negativo. Dopo essersi precipitato a casa per capire e firmare il verbale il il ciclista è tornato nel ritiro della Nazionale a Varese, domenica infatti dovrà correre al mondiale di Salisburgo con la sua squadra, la Liquigas. Oggi Luca parla senza problemi di quanto accaduto.Brutto vedere il proprio nome irrompere in un’inchiesta sul doping…
“Da lunedì quando rientrerò a casa vedremo coi legali perché il mio nome è comparso nelle indaginiAl momento ti è stato chiarito con esattezza perché sei oggetto di indagine? “No, non ancora. Comunque gli inquirenti hanno fatto il loro lavoro. Io sono pulito”La perquisizione presuppone un’accusa cioè che tu abbia posseduto o usato sostanze dopanti. La respingi?
“Certo che la respingo. Il verbale dice anche ‘commerciato’. Per ora la mia colpa è stata di aver sentito o frequentato gente implicata in queste faccendeTi senti di dire che frequentando l’ambiente del ciclismo è facile entrare in contatto con gente che ha a che fare col doping?
“Sono un ciclista professionista quindi è naturale parlare con gente che fa anche altri sport. Se qualcuno fa cose non seriamente io non posso saperlo”Insomma può capitare…
“Senz’altro. Come si fa a dire di no?”I tuoi legali serviranno a tutelare anche la tua immagine…
“E’ una cosa che consegue. Fare chiarezza significa tutelare l’immagine”Questa cosa ti ha creato problemi con la nazionale?
“Assolutamente no. Negli anni mi hanno conosciuto. Questa cosa li ha sfiorati appena, hanno fiducia in me”
“Da lunedì quando rientrerò a casa vedremo coi legali perché il mio nome è comparso nelle indaginiAl momento ti è stato chiarito con esattezza perché sei oggetto di indagine? “No, non ancora. Comunque gli inquirenti hanno fatto il loro lavoro. Io sono pulito”La perquisizione presuppone un’accusa cioè che tu abbia posseduto o usato sostanze dopanti. La respingi?
“Certo che la respingo. Il verbale dice anche ‘commerciato’. Per ora la mia colpa è stata di aver sentito o frequentato gente implicata in queste faccendeTi senti di dire che frequentando l’ambiente del ciclismo è facile entrare in contatto con gente che ha a che fare col doping?
“Sono un ciclista professionista quindi è naturale parlare con gente che fa anche altri sport. Se qualcuno fa cose non seriamente io non posso saperlo”Insomma può capitare…
“Senz’altro. Come si fa a dire di no?”I tuoi legali serviranno a tutelare anche la tua immagine…
“E’ una cosa che consegue. Fare chiarezza significa tutelare l’immagine”Questa cosa ti ha creato problemi con la nazionale?
“Assolutamente no. Negli anni mi hanno conosciuto. Questa cosa li ha sfiorati appena, hanno fiducia in me”
Nessun problema con Ballerini e compagni ?
“Nessuno. Ora voglio pensare solo al Mondiale di domenica. Devo fare bene"