Non è stato trovato niente, ma Paolini è indagato per doping

Una scocciatura, insomma. E come Paolini, nel registro degli indagati, è finita anche Elisa Basso, sorella di Ivan, il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia. Anche lei ha ricevuto settimana scorsa una perquisizione nella sua casa del bergamasco: pure da lei, come da Paolini, non è stato trovato nulla di anomalo. I nomi di Paolini e della sorella di Basso, da quanto si è appreso dal magistrato, sarebbero saltati fuori da intercettazioni telefoniche. L'intera inchiesta, partita da una perquisizione in una palestra di Bergamo, ha portato finora al sequestro di uno dei più grossi quantitativi di sostanze dopanti.
La Liquigas, società di Paolini, al momento non ha preso alcun provvedimento di sospensione nei confronti del ciclista. Tra le squadre del Pro Tour, val la pena ricordarlo, vige il cosideto codice etico e che prevede la sospensione immediata di un tesserato coinvolto in inchiesta sul doping. Lo stesso codice etico che ha portato all'esclusione di Basso dal Tour de France per le sole illazioni giunte dalla Spagna sul suo coinvolgimento nell'inchiesta antidoping.