Delitto e gourmet: ricette e ricettari del crimine

19 novembre 2006 | 00:00
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Delitto e gourmet: ricette e ricettari del crimine

Sample ImageAnne Martinetti e François Rivière, Creme & Crimini (Sonzogno, pagg. 168, 20 euro) Agatha Christie amava la vita e le cose buone, e sapeva trasformare i piatti più invitanti in temibili armi del crimine. Nei 66 romanzi di questa “duchessa della morte” il comune bicchierino di brandy si rivela fatale e un semplice sandwich al cetriolo può rispedire al Creatore.Nelle ricette di Creme & crimini non troverete né arsenico né stricnina, ma il meglio della gastronomia britannica e internazionale, spaziando dall’arte del breakfast – la mitica colazione inglese, ricca di piatti dolci e salati – alle torte di Poirot, dai pasticcini e canapè per il tea time in compagnia di Miss Marple alle specialità esotiche assaggiate dalla scrittrice nei suoi viaggi intorno al mondo. Dal roastbeef al Christmas pudding, dallo stufato di montone alle verdure all’indiana, un vero e proprio viaggio gastronomico fra le opere di Agatha Christie. Tra veleni e delitti ingegnosi, si possono imparare succulente ricette e rileggere brani dai romanzi dell’autrice in un continuo gioco di interrelazione fra suspense, letteratura e piaceri del palato. 

Sample ImageMontse Clavè, Manuale pratico di cucina noir e criminale (Guido Tommasi, pagg. 200, 13 euro). I personaggi che popolano la letteratura noir mangiano e bevono. Alcuni più di altri. Di più, quelli che appartengono alla cultura mediterranea, molto meno i nordici. Gli americani del nord più che mangiare bevono, i latino-americani mangiano e bevono. Non intendiamo con questo libro incitare all'assassinio gastronomico. Desideriamo soltanto offrirvi un saporito intrattenimento. Le ricette non contengono arsenico tra gli ingredienti. Nella prima parte del libro si incontrano numerosi autori elencati in ordine alfabetico, e per ciascuno di essi vi offriamo una ricetta che, direttamente o indirettamente, può essere messa in relazione con una delle loro opere. La seconda parte è un completo menù per organizzare a casa vostra una cena in perfetto stile criminale. Montse Clavè ha fondato e dirige con Paco Camarasa la libreria "Negra y Criminal" a Barcellona.

E' autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali libri di cucina. Detenuti di San Vittore, Avanzi di galera (Guido Tommasi, pagg. 192, 13 euro)Si parla spesso dell’arte di arrangiarsi o del recupero degli avanzi, e lo si farà anche in questo libro. Ma gli avanzi, a San Vittore, sono un’altra cosa. La “sbobba” che passa l’Amministrazione è quella che è. Si cucina su un unico fornelletto da campeggio. La cucina è anche il bagno. La spesa si può fare all’interno del carcere, ma la qualità è quella che è, e comunque non tutti possono permettersela. Si possono ricevere quattro “pacchi” al mese con generi alimentari e vestiti per un peso complessivo mensile di venti chili, ma niente frutta verdura, cibi confezionati o acquistabili alla spesa interna. Niente alcool naturalmente. E comunque c’è chi non ha nessuno e il pacco se lo sogna. Tutto è quello che è, ma la necessità aguzza l’ingegno, bisogna arrangiarsi. Nel luogo dove tutto è vietato la cucina è permessa.

Sample ImageCattivi golosi: quattro antologie di racconti giallo-noir inediti, scritti dai più famosi e amati giallisti italiani, con protagonista il cibo: pasta, caffè, cioccolato e vino. Enokiller, il sapore giallo-noir del vino (Morganti editori, pagg. 208, 12 euro). Il vino e il crimine: Enokiller veste l’antico e sacro prodotto che nasce dalla vigna con le tinte giallo-noir di inediti racconti batticuore. Quattordici scrittori, quattordici Cattivi golosi, hanno vinificato nelle loro cantine letterarie – dove riposano e si affinano le trame, le passioni, la paura e gli intrighi – delle storie insolite, in cui il vino si mischia alla suspance. Tra delicati perlage, retrogusti speziati, note fruttate di amarena matura o di grafite, bagliori color rubino, sentori di fiori bianchi o di frutta e riflessi ambrati o granata, la liquidità del vino, mischiandosi alla nera viscosità dell’inchiostro, diventa parola. Si fa storia. Dopo aver letto Enokiller, sarà difficile ruotare leggermente in bocca un sorso di vino e coglierne tranquillamente il gusto, senza sentirsi afferrare alle spalle dal brivido di essere giunti, forse, all’ultimo sorso, all’ultimo simposio.

Sample ImageChocokiller, il sapore giallo-noir del cioccolato  (pagg. 272, 13.50 euro)I golosi sanno che esiste il cioccolato fondente, al latte, alle nocciole, lo speziato, il ripieno al liquore, alle creme, quello puro che entra in cucina e quello per il vino da meditazione. Ma da questa pagine sapranno che c’è un cioccolato fatto con burro di cacao arricchito con cattivi pensieri.

Sample ImagePastakiller, il sapore giallo-noir della pasta  (pagg. 368, 14 euro)È la pasta a dimostrarsi maligna, capace di scatenare in chi la mangia o la cucina azioni efferate, idee criminose, cattive inclinazioni verso il prossimo. Il menu di soli primi piatti che gli scrittori di questa antologia hanno riservato ai lettori affamati, amanti dei sapori forti di genere giallo-noir, propone gli spaghetti al pomodoro e basilico di Gianni Biondillo, le farfalle di Mario Coloretti, gli ziti con le sarde di Nino Filastò, le trenette al pesto di Daniele G. Genova, la fantasia di paste di Paolo Morganti, la pasta esotica di Giancarlo Narciso, gli spaghetti ‘canterini’ di Gregorio Scalise, i pici con l’anatra di Giampaolo Simi, le lasagne bolognesi di Sandro Toni, le linguine con scampi di Roberto Valentini, i bucatini all’amatriciana di Giuseppina Vallesi e gli spaghetti con burro e parmigiano di Marco Vichi. Dietro a questi piatti si celano misteri e crimini gastronomico-letterari.
di Paola Pioppi

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