Gaddi scopre le carte ed ecco la quarta mostra: gli impressionisti
10 gennaio 2007 | 20:12

I più grandi nomi dell’impressionismo. I migliori pennelli della storia del ‘900, tutti insieme per rilanciare ancora una volta l’arte a Como. La quarta grande mostra lariana è stata presentata ufficialmente oggi dall’assessore alla cultura di Palazzo Cernezzi, Sergio Gaddi e dal sindaco, Stefano Bruni alla giunta di Como. “Un progetto di qualità, originale e che parte da un grande vantaggio – ha detto il primo cittadino – rispetto allo scorso anno, il grande successo della mostra di Magritte”. L’allestimento è in programma dal 24 marzo al 15 luglio prossimi. Curatore l’assessore Gaddi. Ora le linee generali del progetto passeranno all’esame dei capigruppo di maggioranza in comune ed entro al massimo 10 giorni dovrebbe arrivare il via libera finale per partire con la parte organizzativa.
Renoir, Degas, Corot, Sisley, Daumier, Pissarro, Monet, Van Gogh, Gaugin, Cezanne, Toulouse-lautrec, Redon, Signac, Moreau, Matisse, Derain, Rodin, Picasso, Bonnard, Utrillo, Chagall. In oltre 100 anni di pittura l’esperienza straordinaria dei più grandi maestri di tutti i tempi, in un percorso inedito che arriva fino alla nascita della modernità. La mostra accoglierà circa 150 opere provenienti dal museo nazionale di Belgrado, fondato nel 1844. Il palazzo espositivo è tra le istituzioni culturali dell’est europeo più significative e interessanti. Dopo anni di intensa attività e di mostre internazionali, nel 2003 il museo chiude per lavori di ristrutturazione programmati fino al 2010. Si crea quindi l’opportunità di esibire a Como la collezione completa dei grandi maestri europei.
Secondo il Comune, i costi dovrebbero essere minori rispetto allo scorso anno, la prudenza sui ricavi, con la conferma di tutti i grandi sponsor del 2006, lascia molte certezze iniziali sul piano finanziario. Oggi la giunta ha anche deciso di riconfermare i biglietti di ingresso a 9 euro, 6 euro i ridotti e un prezzo speciale a 4 euro per i bimbi delle scuole elementari. “Questo perchè la mostra ha anche un grande valore didattico – ha spiegato Gaddi – visto che percorre un secolo di pittura con le più grandi firme dell’impressionismo. Certo una collettiva è una nuova sfida, ma la qualità delle opere è una certezza”. Obiettivo minimo sono le 70mila presenze.