Benni e De Luigi, le parole dal fondo dell’acqua debuttano al Sociale

Tutto al contrario. Nonsense e iperboli grottesche, parole che appaiono solo 'in libertà' ma poggiano sulla solida base della ricerca narrativa e drammatuirgica. "Il bar sotto il mare" tratto dall'omonimo, e forse più famoso, romanzo di Stefano Benni andrà in scena domani sera, alle 21, al Teatro Sociale di Como. A vestire i panni del mattatore Fabio De Luigi. Noto al grande pubblico per Love Bugs e Mai dire gol l'attore è in realtà tornato al primo amore, il teatro. Spazio dove mostra al meglio, e meno televisivamente, quel talento che proprio non gli manca.
Racconti paradossali e umanità stramba. Allegoria della contemporaneità aggredita con la miglior arma a disposizione, la satira. Lo spettacolo è una giorstra di geniali racconti disposti a domino e pronti a deflagrare innanzi alla stupidità umana.
Achille, il gestore del bar, parla di Fausto Coppi e litiga con l’amico- nemico Ettore. C’è il ragazzo del quartiere. Il poliziotto. Ci sono tutte le figure note e lontane del cosiddetto 'immaginario collettivo'. Vizi e virtù, decadenza e detrimento della 'civiltà'. Dell'italietta, si direbbe, di cui tutti ridiamo come fossimo distanti ma nella quale ciascuno vive, attore inconsapevole, partecipando al grottesco. Ma Benni va oltre. E c'è la melanconia, il grigio sporco del quotidiano, il riso dei bambini e del bambino cresciuto.
Un appuntamento, se possibile, da non perdere.
Info: 031.270170 www.teatrosocialecomo.it