Passo in avanti di Como per l’arte, ora arrivano gli impressionisti

“L’elemento difficile è gestire 124 opere. Per questo il concetto espositivo è di quadro nel quadro. Villa Olmo come una grande tela che ospita altri quadri. Non sarà un allestimento a parete ma le opere saranno collocate al centro delle sale.”, spiega ancora l’assessore.Prudenza sull’affluenza di pubblico prevista. “Certo che non si può avere un’aspettative sempre crescente – evidenzia Gaddi. L’importante è fare una buona mostra. Un’esposizione che supera 50mila visitatori è già un successo. Ma ricordo che partimmo da zero, quattro anni fa, con i 74mila di Mirò. Poi 77mila con Picasso e 120mila con Magritte. Quante altre città hanno avuto questa crescita?”
E per quanto riguarda il bilancio, che lo scorso anno causò più di un mal di pancia in sede di consiglio comunale, l’assessore si dice sereno. “I costi sono facilissimi – spiega -. Per il comune è straordinariamente conveniente. Rispetto al totale del budget il comune mette 100mila , un’inezia. Brescia spende 10 milioni di euro l’anno. Ricordiamoci che Magritte ha portato i bilancio in pari. Senza considerare l’indotto e la visibilità per la città”