Confessione-choc:”Volevo capire se ero abile…”

1 luglio 2012 | 12:54
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Confessione-choc:”Volevo capire se ero abile…”

Poteva andare peggio. Tremendamente peggio. Poteva finire in una autentica strage una serata di festa per il successo dell’Italia sulla Germania ed il passaggio alla finale dei campionati Europei di calcio. Si, perchè il 50enne assicuratore di Monteolimpino (Leonardo Zarrelli il nome) in stato di fermo da ieri sera con l’accusa di tentato omicidio avrebbe ammesso anche altro davanti ai carabinieri ed al Pm Fadda che gli chiedevano spiegazioni del gesto sconsiderato. I colpi sparati con una carabina regolarmente detenuta – ora sotto sequestro – erano diretti ad un cartello stradale di via Bellinzona. Posizionato a pochissimi metri dalla folla festante. Una sorta di prova di abilità con il fucile per lui che ha diverse armi in casa oltre a quella che ha sparato e poi ferito la bimba di Ponte Chiasso. “Volevo vedere se riuscivo a mirare lì…” si sarebbe lasciato scappare l’uomo davanti agli attoniti inquirenti. I colpi incriminati l’assicuratore li ha esplosi dal balcone di casa: in linea d’aria circa 150 metri da via Bellinzona dove è avvenuto il ferimento: quattro contro il muro (nessuno a segno sul cartello ndr), uno sull’auto dei genitori di Denise. Ha rischiato di fare una strage. Al momento, comunque, la contestazione per lui – rinchiuso in cella al Bassone – è di lesioni personali aggravate e detenzione illegale di munizioni.

(Nella foto un carabiniere di Como con le armi trovate a casa dell’assicuratore)

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