Chirurgia plastica: non è mai troppo tardi?

4 marzo 2013 | 14:58
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Chirurgia plastica: non è mai troppo tardi?

Chirurgia plastica:  non è mai troppo tardi?

Cercando di immaginare  il tipo di persona che potrebbe voler ricorrere alla chirurgia estetica vengono in mente perlopiù donne e uomini in carriera dai 30 ai 50 anni, gente che decide di intervenire per migliorare i difetti, nascondere le rughe e migliorare in generale il proprio aspetto fisico per sembrare più giovani, essere più attraenti e dunque anche sicuri di sé. Ciò che invece non ci aspetteremmo è il ricorso alla chirurgia estetica delle persone più anziane, diciamo over 60.

Pare proprio infatti che la mania per il ritocchino che abbiamo sempre attribuito alle giovanissime o alle signore di mezza età, sia diventato un obiettivo sempre più richiesto dalle persone anziane. Forse un dato del genere non dovrebbe sorprendere in una società in continua evoluzione e che allunga sempre di più le aspettative di vita. Si tratta di un dato che emerge dalla Società italiana di medicina estetica (Sime) riunitasi a Roma per il suo XXXI congresso nazionale. Ciò che emerge è che se fino a 10-15 anni fa il 60% delle persone che si sottoponevano a trattamenti di chirurgi plastic era tra i 30 e i 50 anni, adesso l’età media si è spostata a 50 anni con circa un 8% di over 70, sia uomini che donne. Le fasce più consistenti in questo momento, sono quelle comprese tra i 20 e i 30 anni e tra i 40 e i 60 e oltre i 70 anni. Gli interventi maggiormente richiesti sono strettamente dipendenti dall’età. Vengono effettuati maggiormente interventi al naso e al seno per i più giovani. Mentre dai 40 ai 60 anni si richiedono più che altro trattamenti che aiutino a contrastare i segni del tempo, quelli che, come per magia, riescono a nascondere qualche anno, o anche meglio, qualche decennio, soprattutto dal viso. A 70 anni va per la maggiore la richiesta di tutto ciò che è antiage, quindi filler, blefaroplastica e botulino. Ma non mancano, a sorpresa, anche le richieste di addominoplastica e liposuzione.

Sulle ragioni di tutto questo è molto semplice tirare le somme, l’età accentua i difetti di sempre e non si riescono ad accettare i segni del tempo che passa. Il New York Times ad esempio riporta le testimonianze di numerose persone over 70 e altre che addirittura sfiorano i 90 che sono disposte a correre i rischi di un intervento chirurgico pur di ritrovare un po’ di giovinezza perduta. È una notizia che fa sorridere e riflettere allo stesso tempo. Fino a che punto di può arrivare? In una società basata tutta sull’immagine come la nostra una persona anziana può davvero rischiare per dimostrare qualche anno in meno?

Bisogna infatti considerare che le persone anziane sono molto più inclini ai rischi e alle complicanze di un’operazione chirurgica rispetto a quelle più giovani. Ci sono molte e diverse condizioni di fondo che possono rendere rischioso per una persona anzianal’intervento di chirurgia plastica estetica. Cuore, polmoni e altri organi non propriamente in salute possono subire un forte stress dall’intervento. Anche la perdita di sangue è un rischio, insieme a problemi di cali di pressione. I coaguli di sangue che si possono formare dopo l’intervento chirurgico sono molto pericolosi e possono causare ictus. E l’anestesia può rappresentare un rischio perché può influire drasticamente sulla pressione sanguigna cardiaca e sulla respirazione. In definitiva è bene valutare attentamente gli aspetti di tutti i rischi/benefici prima di prendere decisioni riguardo a un intervento di chirurgia estetica in età avanzata, sottoporsi prima a un attento e accurato check-up e affidarsi sempre a professionisti specializzati.

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