
Tasse a Como, bufera sul sindaco – Anche i sindacati alzano la voce e si fanno sentire dopo la decisione della giunta di Como di aumentare le tasse ai cittadini. Volano parole grosse verso il Comune e il sindaco Lucini, giudicato capace di non tutelare le fasce deboli a discapito di quelle privilegiate. In serata anche una nota ufficiale delle organizzazioni sindacali che alzano il tiro e chiedono al primo cittadino di razionalizzare le spese della macchina comunale se si vuole andare a cercare soldi in entrata. Ecco la nota dei sindacati lariani contro Lucini e la sua giunta.
La scelta della Giunta Comunale di aumentare indiscriminatamente le tasse per tutti i cittadini che hanno un reddito superiore a 10000 euro e di salvaguardare solo i redditi maggiori di 75.000 euro è iniqua, ingiusta e colpisce in particolare solo le fasce più deboli della popolazione, ossia tutte quelle famiglie che hanno redditi bassi e medio bassi che stanno tra i 10.000 e i 28.000 euro: per costoro, l’aumento sarà tra il 5,9% e il 6,2% , mentre chi guadagna tra i 55.000 e i 75.000 euro si vedrà aumentare le tasse solo dello 0,2%. Cgil Cisl e Uil ricordano anche che le proposte fatte unitariamente al Comune non sono state minimamente prese in considerazione: la Giunta Comunale ha ignorato richieste che prevedevano prelievi ai proprietari di seconde case e la tutela dei redditi fino a 28.000.
La manovra varata prevede invece milioni di euro di prelievi che non sono destinati a coprire i mancati trasferimenti da parte dello Stato ma che servono per giustificare le spese della Giunta. CGIL, CISL e UIL avevano chiesto anche interventi più radicali sulla macchina comunale e sui servizi non necessari per evitare che, in questo momento di forte crisi, sui cittadini comaschi si abbattesse una serie di aumenti ingiustificati e indiscriminati. “I sindacati non intendono restare a guardare ciò che accadrà con le braccia conserte e sono decisi a difendere gli interessi dei cittadini, come già detto al Sindaco siamo disponibili a valutare insieme quali possono essere le forme di razionalizzazione della spesa dell’Ente, e invitiamo la Giunta Lucini ad assumersi le proprie responsabilità a fare ciò. In conclusione torniamo a ricordare la gravità di questo aumento sui bilanci dei contribuenti. Se si pensa che all’aumento di IMU, TASI e IRPEF si sommerà anche l’incremento della tassa rifiuti per il costo della raccolta differenziata, le famiglie comasca hanno il diritto di chiedersi quale sia l’idea guida di questa giunta”.