Maroni indagato, il Pd chiede subito il confronto in aula

Maroni indagato, Milano – “Dissipare le ombre”. Lo chiede chiede Alessandro Alfieri su Facebook, con riferimento all’indagine che ha coinvolto quest’oggi Roberto Maroni, indagato dalla Procura di Busto per presunti abusi nella realizzazione di alcuni contratti. “Maroni venga subito a riferire in aula. Le indagini spettano alla magistratura ma la vicenda è estremamente delicata. Tutte le ombre su Expo devono essere dissipate il prima possibile”, conclude il segretario regionale del Pd.
Per il Movimento 5 Stelle Lombardia il presidente della regione Roberto Maroni, che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Busto Arsizio per “induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo”, deve spiegare e chiarire già domani al Consiglio regionale la sua posizione. Giampietro Maccabiani, portavoce del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiara: “Aspettiamo domani Maroni in consiglio a spiegare e chiarire quanto sta accadendo. Se dovessero essere confermate le ipotesi di reato con un rinvio a giudizio ci aspettiamo le dimissioni immediate di Maroni; chi governa deve essere al di sopra di ogni sospetto.
LE CONTESTAZIONI
Roberto Maroni “in particolare – si legge nel decreto della Magistratura – non essendo riuscito a collocare le due donne presso lo staff del presidente, in quanto al loro assunzione sarebbe stata soggetta a controlli della Corte dei Conti, richiedeva e otteneva da esponenti di Eupolis” un contratto di consulenza per Mara Carluccio per 29.500 euro in Eupolis (Ente di Regione Lombardia per la ricerca) e da esponenti di Expo in corso di identificazione un contratto di 2 anni da 5.417 euro al mese per Maria Grazia Paturzo anche tramite la ‘Obiettivo Lavoro Temporary srl’. Secondo i magistrati di Busto Arsizio, i reati sarebbero stati commessi dieci giorni fa, il 4 luglio.
(agiellenews.it)