Anche Como oggi a Bologna. Per non dimenticare l’orrore

2 agosto 2014 | 10:54
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Anche Como oggi a Bologna. Per non dimenticare l’orrore

Anche Como oggi a Bologna – 34 anni fa, ore 10,25 del mattino. Ricorre oggi il 34esimo anniversario dell’attentato alla stazione di Bologna dove perse la vita anche una famiglia di Como: stamane alla cerimonia commemorativa per le vittime delle stragi, il Comune è stato rappresentato dall’assessore alla legalità Marcello Iantorno. Con lui a Bologna ci saranno anche due agenti della Polizia Locale che faranno sfilare il gonfalone cittadino.

LA TREMENDA ESPLOSIONE, 2 AGOSTO 1980

Erano le 10.25 quando una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Nell’attentato persero la vita 85 persone, provenienti da 50 città italiane e straniere; i feriti furono 200. Tra gli scomparsi, anche la famiglia Mauri, residente a Tavernola, composta dalla mamma Anna Maria Bosio (28 anni), il babbo Carlo Mauri (32 anni) e il piccolo Luca Mauri (6 anni). Anna e Carlo erano vissuti fino al matrimonio in centro città ed erano cresciuti nella parrocchia di San Fedele.

Partiti in auto e diretti a Marina di Mandria in provincia di Taranto, i Mauri subirono un tamponamento alle porte di Bologna. Trainati da un carro attrezzi fino ad un’officina di Casalecchio dovettero lasciare l’auto dal meccanico e decisero così di raggiungere Brindisi in treno e da lì di farsi accompagnare a Taranto in auto. Arrivarono alla stazione di Bologna poco prima dell’esplosione e morirono tutti e tre tra le macerie del primo binario.