Pil negativo, anche il Lario al palo:”Come in guerra…”

Pil negativo – La doccia fredda è di queste ore. Pil in segno negativo ed è di nuovo recessione, Anche all’Unione Artigiani di Como la notizia ha l’effetto di un fulmine a ciel sereno. “I dati diffusi stamane dall’Istat – commenta il segretario generale, Marco Accornero – certificano purtroppo una situazione vissuta quotidianamente dalle micro, piccole e medie imprese. Più che intravvedere spiragli di ripresa da oggi è evidente a tutti che occorre difenderci da una caduta inesorabile che ci ha portato ai livelli del 2000. 14 anni indietro: una macchina del tempo da film horror.” Situazione che riguarda anche il Lario dove le tante imprese del settore faticano, faticano e faticano ancora. Di ripresa neppure l’ombra, forse il post-vacanze rischia di essere ancora più negativo. Tante le preoccupazioni per i prossimi mesi
Poche e semplici le ricette invocate per far fronte all’emergenza di un pil col segno meno. “Occorre mettere mano immediatamente al taglio del cuneo fiscale che grava sulle imprese agendo in modo drastico, anche se doloroso e foriero di critiche, sulla spesa pubblica improduttiva. Snellimento dei carichi burocratici – dice ancora Accornero – e diminuzione del costo del lavoro. Le riforme istituzionali sono importanti, ma ora il dramma della recessione è cosa certa e occorre agire subito sul fronte economico. Il Paese è in ginocchio e gli effetti dell’onda lunga recessiva si faranno sentire sugli artigiani e sulle famiglie come un cataclisma nei prossimi mesi e forse anche anni. Siamo all’anno zero, peggio che una guerra. Chiediamo reazioni da conflitto, non panacee inutili e illusorie.”