Spanky è tornato a casa in camion

9 agosto 2014 | 16:01
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Spanky è tornato a casa in camion

Le storie a lieto fine piacciono sempre e quella del cagnolino Spanky tornato a casa dopo un grave incidente grazie alla sensibilità di un camionista comasco la raccontiamo volentieri riportando un’intervista da La Gazzetta di Reggio a Daniela, la sua proprietaria.

Tutto è successo lo scorso 7 luglio sull’A1 all’altezza di Parma. «Per colpa di un colpo di sonno del mio compagno Massimo – racconta Daniela Faustini di Scandiano – siamo finiti fuori strada». In auto in quel momento c’erano la coppia, il figlioletto di 2 anni, il nipote di 9, tre cani e un gatto nel suo trasportino. «Quando siamo usciti e abbiamo capito che stavamo tutti bene, ci siamo messi a cercare gli animali – prosegue Daniela – Mabel l’abbiamo trovata subito, incastrata nell’auto. Stava bene. Ma il gatto Iris non era più nel trasportino e mancavano anche i due pincher, Briciola e Spanky». Il micio, incredibilmente, è stato trovato nell’erba, immobile. «Un signore che si era fermato per prestare aiuto, si è offerto di portarlo a casa mentre noi dovevamo andare all’ospedale, mentre Mabel l’ha presa la polizia». Si può solo immaginare l’angoscia di non sapere dove fossero gli altri due cani, mentre sull’autostrada i mezzi sfrecciavano. «I soccorritori ci hanno detto che li avrebbero cercati. Poco dopo in ospedale ci hanno chiamati dicendo che avevano trovato Briciola». Nessuna notizia, invece, di Spanky.  «Poi, ci è arrivata una chiamata dall’Ausl di Como – prosegue Daniela– ci dicevano che avevano Spanky». A trovarlo era stato un camionista in una piazzola vicina al luogo dell’incidente. Ha pensato che fosse stato abbandonato e lo ha portato a casa. A Como appunto. Dove si è attivato per capire di chi fosse e il microchip del cane ha portato a Reggio. «Ci ha detto di averlo visto fermo in piazzola. Seduto. Come se stesse aspettando qualcuno…». Forse, aspettava i proprietari. «Lui, così timoroso sempre, l’ombra dell’altra nostra pincher: avevamo paura che non ce l’avrebbe fatta, solo nel traffico».Spanky ha trovato una mano amica. Che non solo l’ha raccolto, ma se lo è tenuto per una settimana. «A quel punto, eravamo senza macchina non potevamo andarlo a prendere subito. E ce lo ha portato lui dopo sette giorni, quando per lavoro è passato di qua».