Como, ecco il regalo di Libeskind per Volta ed Expo (TUTTI I VIDEO)

23 settembre 2014 | 18:00
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Como, ecco il regalo di Libeskind per Volta ed Expo (TUTTI I VIDEO)

Como Libeskind Expo – Potrà piacere o no, ma l’opera di Daniel Libeskind proposta dall’Associazione Amici di Como per celebrare Alessandro Volta in occasione di Expo2015 è qualcosa di mai visto a Como, e non solo per la firma in calce.Oggi l’architetto Giuseppe Blengini, rappresentante dello studio Libeskind in Italia, ha precisato i dettagli del progetto in una conferenza stampa con tanto di video rendering  che danno un’idea abbastanza precisa del monumento costruito sulla diga foranea. Iniziamo proprio dalla diga che, nella sua parte finale, dovrebbe subire profonde modifiche. L’attuale diametro di 10 metri del tondello passerebbe a 17.5 e verrebbe sostenuto da pali infissi sul fondo del lago alti 36 metri. L’ampliamento della parte finale della diga servirà per ospitare il monumento che poggerebbe su un basamento circolare a gradinate. Il lavoro di modifica della diga andrebbe anche a sanare il danno provocato dalla collisione con il battello Orione di qualche anno fa.

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Per l’ampliamento della diga si userebbero gli stessi materiali con cui è costruita, pietra per la massicciata, porfido per la pavimentazione e le ringhiere sarebbero in ferro. I materiali innovativi saranno, invece, quelli con cui verrebbe realizzato il monumento: fibra di carbonio per il rivestimento esterno e tubolari in acciaio per sostenerla. L’altezza totale del monumento sarà di 16.5 metri. L’opera  si chiama “The Life Electric” .perciò non si può prescindere dalla luce, infatti la struttura sarà in grado di produrre un delicato light show. Un sistema di controllo gestisce l’esecuzione di brevi cicli luminosi, che simulano la naturale variazione della temperatura colore e dell’intensità della luce diurna nell’arco della giornata. La base del monumento di notte sarà illuminato a pelo d’acqua e poi alla base: le luci valorizzeranno le forme che a qualcuno ricordano un’onda, ad altri un arco voltaico, sicuramente c’è più vuoto che pieno, tanto che Blengini l’ha definita “Una cornice che non si impone con arroganza sul paesaggio”. Il tanto temuto impatto paesaggistico sembra essere scongiurato nei rendering mostrati oggi. The Life Electric sembra impermeabile alla vista per non oscurare il panorama limitandosi ad incorniciare la sua bellezza. Nella presentazione di oggi anche il pensiero del designer Libeskind, oggi assente, ma atteso ad ottobre per la presentazione ufficiale alla cittadinaza. Libeskind, tra l’altro, ha fatto sapere di voler donare l’opera a Como, città cui è legato fin dagli anni ’80. Ecco come e’ nata l’idea di questa opera e perche’ e’ stata scelta la Diga Foranea.

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«La forma dell’installazione trova cardine nella mia costante ricerca sulla rappresentazione architettonica dell’energia. L’opera congiunge gli elementi: luce, vento e acqua. Un’installazione, una gateway fisica e ideale aperta sul ventunesimo secolo»                                                                                                                     Daniel Libeskind

Il presidente di Amici di Como, Silvio Santambrogio, ha rivelato l’incontro newyorkese con Libeskind che ha dato il via al progetto: “Parlando con Daniel lui stesso ha detto che per l’affetto che ha per Como avrebbe donato volentieri un’opera. La posizione sulla diga foranea è stata suggerita dallo stesso architetto colpito da quel luogo nella sua prima visita alla città”  Santambrogio ha anche accennato alle polemiche che hanno accompagnato il progetto fin dall’inizio e che in questi giorni si sono accentuate: “Tiriamo dritto” è il pensiero del presidente di Amici di Como

Le cifre sono state enunciate da Daniele Bunati, coordinatore degli Amici di Como. L’opera costerà 150mila euro, per la ristrutturazione della diga è prevista una spesa intorno ai 450mila euro. Fondazione Cariplo ha già messo a disposizione 100mila euro di contributo per realizzare “The life Electric”

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Le tappe del progetto prevedono l’ultimazione appena prima dell’avvio di Expo. Sono anche in programma eventi ed azioni di marketing legate alla città e all’opera, insomma, un progetto che, se andrà in porto, caratterizzerà il primo bacino del lago di Como negli anni futuri e potrebbe diventare un simbolo della città nel solco dei grandi architetti ed urbanisti comaschi. Magari non come  l’Opera House per  Sidney o le Petronas Towers per  Kuala Lampur, la portata del progetto è inferiore e Como, con quel che madre natura le ha dato, non ha bisogno “costruirsi” un simbolo artificiale. Ma Volta, forse, se lo merita. La sua scoperta ha consentito al mondo di entrare nell’epoca moderna, il monumento a lui dedicato, l’ha detto Libeskind, è la porta per il 21 secolo. Chi ha paura non ci entri