Una mamma virtuale per le emergenze in sala parto

24 settembre 2014 | 14:53
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Una mamma virtuale per le emergenze in sala parto

Una mamma virtuale per le emergenze – Un simulatore elettronico per esercitarsi nelle emergenze in sala parto. All’ospedale Sant’Anna uno strumento all’avanguardia a disposizione dell’équipe di ginecologi, ostetriche e anestesisti.  Un manichino che permette di simulare emergenze quali il parto podalico, il prolasso di funicolo, la distocia di spalla e le eclampsie, tutte situazioni che potrebbero mettere in pericolo il neonato o la partoriente.

Il simulatore si chiama Kate (in onore della principessa e futura mamma Kate Middleton) è al nono mese di gravidanza e ha le fattezze di una donna alta un metro e 70. E’ in grado di riprodurre tutto quanto avviene nel corso di un parto, dalle contrazioni al battito cardiaco materno e fetale.

Kate viene utilizzata nel presidio di San Fermo della Battaglia per formare il personale in caso di emergenze quali il parto podalico, il prolasso di funicolo, la distocia di spalla e le eclampsie. Tali complicanze  vengono simulate in una vera sala parto nella quale il team sanitario svolge le esercitazioni utilizzando le stesse procedure, le stesse tecniche e le stesse tempistiche che si adotterebbero se l’emergenza fosse vera.

L’attività formativa, che si compone di lezioni frontali e simulazioni vere e proprie, mira a coinvolgere entro il 2014 80 persone, ovvero tutto il personale della sala parto, ma continuerà per un lungo periodo di tempo in una sorta di esercitazione permanente.

I docenti  si sono formati al prestigioso Royal College of Obstetricians and Gynaecologists  di Londra e hanno svolto un impegnativo lavoro di preparazione e di conduzione delle sedute di addestramento con ritmo bimensile. Oltre al direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia Renato Maggi, fanno parte del corpo docente i ginecologi Enrico Orsenigo e Francesca Maggi, le ostetriche Ofelia Grajner e Veronica Nakira oltre agli anestesisti Gigliola Cerutti e Enzo Iannaccone.

Scopo dell’iniziativa è quella di ottenere l’ottimale affiatamento del gruppo di lavoro che assiste mamma e bambino e una pronta risposta all’emergenza che dovesse presentarsi.

“Quando ci si trova di fronte a un’emergenza ostetrica – spiega il primario di Ostetricia e Ginecologia del Sant’Anna Renato Maggi – il nemico è, in primo luogo, il tempo.  A questo si aggiunge l’ansia, che può trasformarsi in professionisti non addestrati anche in panico e paralizzare la tempestività e l’efficacia dell’intervento. Bisogna agire prontamente e il lavoro d’équipe è fondamentale per prendere le decisioni giuste e agire di conseguenza per la salute del bimbo e della mamma.

La formazione in questo settore ci può aiutare ad aumentare l’integrazione del gruppo, ad avere una comunicazione più efficace e veloce. L’impegno su questo fronte ha già contribuito a raffinare i protocolli da applicare e sta portando risultati anche nella nostra quotidiana assistenza alle partorienti”.

Il training

L’équipe dell’U.O. di Ostetricia, insieme agli anestesisti rianimatori e ai neonatologi che si occupano di sala parto, si sono esercitati quest’anno principalmente, come si diceva, su tre scenari d’emergenza.

Il primo è il parto podalico, ovvero quando il bambino non è posizionato per uscire dal grembo materno con la testa ma con i piedini o le natiche, che si verifica nel 2-3% delle gravidanze.

Il secondo è quello del prolasso di funicolo, che si verifica quando il cordone ombelicale scende lungo il canale del parto prima della testa del bambino o altre parti del suo corpo. Se il cordone viene compresso l’afflusso di sangue e ossigeno al feto viene interrotto con gravi conseguenze per la salute del bambino se non si ricorre in urgenza al parto cesareo. L’incidenza è dello 0,5%.

La terza emergenza di cui è prevista la simulazione è l’eclampsia, cioè il manifestarsi di convulsioni prima, durante e dopo il parto, complicanza della cosiddetta “gestosi”. L’eclampsia si verifica in una ogni 2-3mila gravidanze.

L’addestramento continuerà nel prossimo anno su altri scenari di emergenze quali il collasso materno, le emorragie pre e post parto e ogni altra situazione di pericolo per la madre e per il neonato