Erba, bufera sui profughi arrivati: la Lega attacca. E TENSIONE A RODERO

28 settembre 2014 | 09:23
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Erba, bufera sui profughi arrivati: la Lega attacca. E TENSIONE A RODERO

molteni camera deputatiErba, bufera sui profughi – Non si placano le polemiche a Erba dopo l’arrivo degli ultimi profughi, sistemati in alcune case che il Comune ha confiscato e sono di sua proprieta’. Le bordate pesanti, con una nota ufficiale, sono quelle della Lega Nord. “Altri clandestini mantenuti e coccolati a spese pubbliche: invece di fermare l’invasione la giunta erbese di centrodestra sta facendo il gioco della sinistra, tradendo la propria storia e le aspettative degli elettori”. L’attacco di queste ore è del deputato leghista Nicola Molteni, che manifesta tutto il suo dissenso per la scelta di dare ospitalità ad altri 15-20 sbarcati in due alloggi confiscati e oggi di proprietà del Comune, in via Manara. “Quei due alloggi spettano di diritto agli erbesi. Non è tollerabile che i cittadini vengano ‘scippati’ di welfare e assistenza per mantenere immigrati. Questa giunta è complice dell’invasione, accetta di essere telecomandata dalla prefettura e, nei fatti, legittima le politiche di accoglienza di Renzi e Alfano”.

“Ci sono tanti erbesi, famiglie, padri senza lavoro, giovani disoccupati, anziani, disabili che avrebbero bisogno di aiuti e alloggi popolari. Oggi l’amministrazione li sta rinnegando, sottraendo loro risorse per destinarle ai clandestini, accolti e serviti dalle coop, beneficiarie in ultima istanza del business dell’accoglienza. Fatto, questo, di una gravità inaudita. La giunta salvi la faccia: restituisca quei due alloggi agli erbesi e la smetta di scimmiottare la sinistra”.

TENSIONE ANCHE A RODERO

caserma rodero profughiNon una situazione facile anche a Rodero dove il sindaco ha annunciato per questi giorni l’arrivo di profughi da ospitare nella sede della ex caserma della Finanza. Nelle ultime ore, dopo aver rimosso alcuni striscioni dai toni forti, comparse scritte con vernice spray sui muri della caserma che dovrebbe ospitare gli immigrati, ma anche su un muro vicino all’oratorio. Eloquente il contenuto:”No ai profughi” si legge, in un caso accompagnato anche da una svastica nazista.