Paratie, progetto finalmente in Regione. Ma il cantiere resta fermo

Paratie – Consegnato tutto all’ultimo giorno utile.Il Comune di Como ha consegnato in tarda mattinata, alla Regione Lombardia a Milano, il progetto di variante ai lavori per le paratie con il quale cercare di chiudere questo infinito cantiere tuttora bloccato da anni. Da quanto si e’ appreso, 387 tavole per la precisione sulle quali ora i tecnici regionali dovranno dare un parere positivo o negativo prima del via libera alla ripresa dei lavori. Ma ovviamente non sara’ una cosa immediata. E cosi’ il cantiere non ripartira’ per i prossimi 2/3 mesi nella migliore delle ipotesi. Piu’ probabile, in caso di pronunciamento positivo, la ripartenza in primavera 2015.
L’assessore regionale Viviana Beccalossi e’realista e spiega l’iter dei prossimi mesi:«So bene che i cittadini di Como sono, a ragione, impazienti di vedere chiusa questa vicenda, i controlli non possono essere svolti in pochi giorni, soprattutto visti i tempi che il Comune ha impiegato per predisporre la variante”. La Regione aveva posto come termine per la consegna – per non perdere l’importante stanziamento dal Governatore Maroni al sindaco Lucini – quello del 30 settembre. Palazzo Cernezzi solo all’ultimo giorno ha consegnato il progetto.
“Il lavoro è chiuso, abbiamo rispettato il termine del 30 settembre e tutti gli elaborati della perizia sono stati consegnati. E’ stato fatto uno studio serio ed accurato, l’impostazione generale è stata condivisa fin dall’inizio con gli uffici regionali e pertanto confidiamo che l’esito della verifica sia positivo. Rispetto a quanto era stato previsto dallo studio di fattibilità e il cui livello progettuale, per sua natura, è da assoggettare a debiti approfondimenti, il computo complessivo porta ad una differenza di un milione e 800mila euro. Si tratta di una differenza legata essenzialmente all’esito degli approfondimenti geologici e geotecnici e ai sondaggi che sono stati effettuati e che hanno portato a dover incrementare le opere di fondazioni speciali (pali e palancole) e quelle finalizzate al presidio sismico. Regione, naturalmente, è già al corrente e insieme ragioneremo su come chiudere e individuare le risorse necessarie”. Questo il commento rilasciato dal sindaco Mario Lucini sulla vicenda.