Pier Paolo Pasolini in parole, immagini e canzoni di una “disperata vitalità”

Prosegue la rassegna “Una disperata vitalità: Sulle tracce di Pier Paolo Pasolini tra cinema, musica e poesia” organizzata dal Circolo Arci Xanadù. Nei prossimi giorni gli appuntamenti saranno dedicati al rapporto tra Pasolini e il cinema e tra Pasolini e la politica.
Mercoledì 8 ottobre, alle 9, allo Spazio Gloria di via Varesina 72 il terzo appuntamento con la proiezione per le scuole del film “Comizi d’amore”. Un film inchiesta costituito da scene e interviste girate in tutta Italia in cui il regista ha interrogato centinaia di persone su argomenti allora considerati tabù, era il 1963, come il sesso e il divorzio, Giovedì 9 ottobre, alle 21, ci si trasferirà al Broletto per vedere il videomaggio di Mario Bianchi, direttore artistico della compagnia Teatro Città Murata, “Cinema in forma di mito. Miti e mitologie nel cinema di Pasolini”.
Questa rassegna comasca dedicata a Pier Paolo Pasolini vuole raccontare lo scrittore e il cineasta scomparso trentanove anni fa ribadendone la scelta di comunicatore dalla poesia dialettale ai romanzi e alle regie d’avanguardia. Non a caso, uno degli ospiti della rassegna è un altro personaggio controcorrente che vive la cultura a 360 gradi: Moni Ovadia che, in questa occasione, mette da parte il suo kletzmer per fornire una sua interpretazione degli “Scritti corsari”. Venerdì 10 ottobre allo Spazio Gloria la performance di Moni Ovadia sarà musicata dal violinista Maurizio Dehò e dal fisarmonicista Nadio Marenco. Sul palcoscenico lo scrittore Pasolini, attraverso lo spirito di artista libero di Ovadia, torna ad analizzare la società interrogandosi sul nostro modo di vivere. Gli “Scritti Corsari” sono una raccolta di editoriali scritti da Pasolini e pubblicati sui principali quotidiani. Il reading di Moni Ovadia inizierà alle 21. Biglietto 12 euro.
Giovedì 16 ottobre, alle 21, lo Spazio Gloria ospiterà la proiezione di una copia proveniente dalla Cineteca di Bologna de “La rabbia di Pasolini” di Giuseppe Bertolucci. Si tratta di una pellicola, uscita nel 2008, che traccia un’ “ipotesi di ricostruzione” della parte mancante del film “La Rabbia” del 1963. In quell’anno Pier Paolo Pasolini decide di dar vita a un’analisi lirica e polemica dei conflitti sociali del mondo moderno, dalla guerra fredda al miracolo economico, con un commento diviso tra una voce in poesia (Giorgio Bassani) e una voce in prosa (Renato Guttuso). Il produttore però decide di trasformare il film, a cui è stato dato titolo ‘La Rabbia’, in un’opera a quattro mani, affidando una parte a Giovanni Guareschi. Pasolini reagisce con irritazione, ma alla fine accetta, rinunciando alla prima parte del suo film per lasciare spazio all’episodio di Guareschi.
Nel 2008 l’Istituto Luce, il Gruppo Editoriale Minerva Raro Video e la Cineteca di Bologna, grazie a un’idea di Tatti Sanguineti, decidono di restituire all’opera di Pasolini i connotati dell’originale. Partendo dal testo del poeta è stata ricostruita la prima parte mancante.
Prezierà alla serata il regista, critico e storico del cinema Carlo Di Carlo.
La rassegna “Una disperata vitalità” si chiuderà con due film molto celebri del Pasolini regista. Il 23 “Salò e le 120 giornate di Sodoma” con l’introduzione di Matteo Marelli critico cinematografico e caporedattore di Uzak.it, metre il 30 per “Uccellacci e uccellini” è prevista la presenza del protagonista Ninetto Davoli. Questo di Como è un omaggio in attesa dell’uscita dell’ultimo film di Abel Ferrara “Pasolini”, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.