E la nave va: oggi musica e storia sul lago e al Teatro Sociale

Si conclude domenica 19 ottobre, sul lago di Como, l’undicesima edizione de La Via Lattea, progetto culturale transfrontaliero che quest’anno,come una moderna Odissea, prevedeva quattro giornate in battello e a piedi alla scoperta dell’Insubria, della grande musica e dei compositori che hanno vissuto e le dimore dove hanno soggiornato sui laghi di Lugano e Como. Nel Quarto e ultimo Movimento, la nave salpa alle 14.30 da Como (biglietti da € 25 / € 20* / € 15 + battello € 15), pontile n. 5 alla volta di Torno, per fermarsi di fronte alla Pliniana, la villa progettata nel Cinquecento dall’architetto ticinese Giovanni Antonio Piotti. E per la prima volta la Pliniana si metterà a parlare – attraverso la voce dell’attrice Adele Pellegatta – raccontando la sua storia, ricostruita in forma di monologo da Marino Cattaneo.
E’ un omaggio ad uno dei monumenti artistici più significativi del Lago di Como, alla sua variegata storia, al fascino che resiste indenne ai secoli. Levata l’àncora si raggiunge Moltrasio e un’altra villa famosa, la Passalacqua, dove intorno al 1830 soggiornò Vincenzo Bellini, che qui compose l’opera ‘Norma’. Un’occasione unica per visitare un edificio prestigioso e ricco di storia, grazie alla disponibilità dell’attuale proprietario James Caldwell che l’ha riportata a nuova vita. Protagonista di questa stazione, il trio La GaiaScienza: Stefano Barneschi violino , Paolo Beschi violoncello e Federica Valli pianoforte, complesso internazionalmente noto come specialista del repertorio romantico su strumenti originali. Il raffinato programma prevede Bellini rivisitato da Vincenzo De Meglio e Gaetano Donizetti. Il concerto é in collaborazione con il Gruppo Artistico Vincenzo Bellini di Moltrasio.
Dopo la visita agli splendidi sotterranei della Villa,a cura di Nunziatina Ena, la nave punterà verso la sponda opposta per rendere omaggio a Giuditta Pasta, musa di Bellini nonché eroina del Risorgimento, che riposa nel cimitero di Blevio. Le note di ‘Casta Diva’, in una versione per flauto e arpa, accompagneranno il pubblico.
A un’altra grande donna è dedicata la Stazione successiva: nientemeno che figlia di Franz Liszt e moglie di Richard Wagner, battezzata a Como il 24 dicembre 1837 con il nome di Cosima. Per l’occasione La Via Lattea accoglierà un’ospite d’eccezione: Eva Wagner, pronipote di Cosima e Richard, attesa a Como per il riposizionamento della targa che ricorda la nascita di Cosima, sulla facciata di quello che fu l’Albergo dell’Angelo. Il Sindaco Mario Lucini accoglierà il pubblico insieme al musicologo Riccardo Pecci, mentre al pianoforte, Federica Valli eseguirà ‘Wiegenlied’ insieme ad un’improvvisazione di danza a cura di Laura Beschi.
Al calar della sera la nave rientrerà in porto per l’ultima Stazione che vede protagonisti sul palco del Teatro Sociale di Como l’Orchestra della Svizzera italiana che chiude il Quarto Movimento della Via Lattea e apre la stagione concertistica del teatro cittadino.
Al Teatro Sociale di Como l’ Orchestra della Svizzera Italiana, diretta da Pietro Mianiti, presenta “In questi divini luoghi – sei compositori sulle sponde dei nostri laghi”. Un concerto raffinato e colto, nel nome dell’italianità, che intreccia arie d’opera, ouverture e idilli di compositori che hanno frequentato i tre laghi (Lario, Ceresio, Maggiore) a cavallo tra il Ticino e la Lombardia: Bellini, Rossini, Wagner ed altri ancora. Interpreti i giovani cantanti Bianca Tognocchi, soprano e Marco Ciaponi, tenore vincitori della scorsa edizione del Concorso AsLiCo e l’attore e doppiatore Claudio Moneta che leggerà alcune lettere suggestive ed inediti documenti.
Il programma, con inizio alle 20.30, prevede:
Gioachino Rossini, Ouverture
Gioachino Rossini, Partir o ciel desio aria per soprano e orchestra dall’opera Il viaggio a Reims
Vincenzo Bellini, È serbata a quest’acciaro aria per tenore e orchestra dall’opera I Capuleti e i Montecchi
Felix Mendelssohn, Saltarello dalla Sinfonia n. 4 Italiana
Richard Wagner, Sygfried-Idyll
Gabriel Fauré, Pavane per orchestra
Virgilio Ranzato, Il Fox della luna, duetto dall’operetta Il paese dei campanelli.