Brianza terreno fertile per la mafia: blitz fatto, ECCO RUOLI E NOMI

29 ottobre 2014 | 09:43
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Brianza terreno fertile per la mafia: blitz fatto, ECCO RUOLI E NOMI

Brianza mafia – La Brianza e la mafia. “Rapporto che va avanti ancora, solo spezzato dalle precedenti operazioni. Li’ le organizzazioni crescono e poi si fortificano. Fino a trovare nuovi addetti”. Le parole del Procuratore di Milano Ilda Bocassini, che ha coordinato anche l’inchiesta e il blitz di ieri mattina anche con ramificazioni lariane, fanno capire come e’ stato facile e difficile al tempo stesso riuscire a sgominare questa organizzazione che voleva mettere – e in parte ci era gia’ riuscita – le mani sugli appalti di Expo.

Facile perche’ gli spunti investigativi sono stati notevoli, tutti poi sviluppati da polizia e Dia, difficile perche’ seguire spostamenti e attivita’ dei 13 indagati ha richiesto grande spiegamento di forze.Ieri mattina il blitz, ora tutti sono in carcere tranne – per ragioni di eta’ – lo storico Salvatore Muscatello, 80enne, ai domiciliari a Mariano, ritenuto ancora molto attivo e determinante per le decisioni della cosca a Mariano.

DirezioneInvestigativaAntimafia_DIA-586x390QUESTI GLI ARRESTATI

– Luigi Calogero Addisi, 55 anni, originario di San Calogero (Vibo Valentia), residente a Rho, centro nel milanese dove ha ricoperto la carica di consigliere comunale. Risulta imparentato con alcuni esponenti di vertice della cosca Mancuso di Limbadi, in Calabria.
– Fortunato Bartone, 41 anni, originario di Mileto e residente a Giussano, in Brianza. E’ accusato anchedi tentate minacce nei confronti della direttirice del carcere di Monza.
– Antonio Denami, 25 anni, originario di Vibo Valentia, già agli arresti domiciliari per estorsione, è accusato anche non solo di tentate minacce nei confronti della direttirice del carcere di Monza ma di aver incendiato l’auto di un vigile urbano
– Antonio Galati, 62 anni, originario di Mileto (Vibo Valentia), residente a Cabiate , ritenuto esponente dell’organizzazione mafiosa in Lombardia
– Fortunato Galati, 36 anni, originario di Vibo Valentia, e’ gia’ in carcere per omicidio;
– Giuseppe Galati, 43 anni, originario di Castellana Sicula (Palermo), già in cella per traffico di stupefacenti. E’ anche accusato di tentate minacce nei confronti della direttrice del carcere di Monza.
– Giuseppe Galati, 35 anni, originario di Vibo Valentia, residente a Cabiate , imprenditore nel settore dei compro-oro, figlio del principale indagato, Antonio Galati;
– Franco Monzini, 65 anni, originario di San Benedetto Po (Mantova), residente a Milano, imprenditore edile,
– Salvatore Muscatello, 80 anni, originario di Amato (Cosenza), agli arresti domiciliari per una condanna per associazione mafiosa in seguito al processo ’Infinito’. E’ ritenuto il capo della locale di ’ndrangheta di Mariano Comense. Da lui partivano ordini e disposizioni
– Alberto Pititto, 39 anni, originario di Vibo Valentia, commerciante di automobili a Mariano Comense e Cantù, e ritenuto persona molto vicina alla famiglia Muscatello.
– Matteo Rombolà, 27 anni, originario di Seregno,v(Monza-Brianza), titolare di un panificio a Mariano Comense, cognato di Fortunato Galati.
– Saverio Sorrentino, 53 anni, originario di Francica (Vibo Valentia), amico e collaboratore di Antonio Galati.
– Luigi Vellone, 54 anni, originario di Serra San Bruno (Vibo Valentia), residente a Gessate (Milano), imprenditore