Basket Como, nulla da fare contro Brescia

10 novembre 2014 | 11:56
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Basket Como, nulla da fare contro Brescia

Basket Como – Le ragazze biancorosse del Basket Como 1956 (serie B femminile di basket) hanno provano a difendersi con tutte le forze dall’armata bresciana del Brixia che sabato è scesa in campo alla palestra Giulini di Como con una formazione che include giocatrici che hanno scritto pagine importanti della pallacanestro femminile degli ultimi anni: volonta’ e voglia di fare, ma contro Brescia nulla da fare. Impietoso il risultato finale: 30 – 55

Il coach Ernesto Faggioli raccoglie il risultato in modo costruttivo:«Le ragazze hanno giocato una gara difficile con l’approccio mentale giusto: concentrate e determinate sono riuscite ad andare oltre i malanni fisici, che ci hanno duramente colpito in settimana. La nostra difesa ha concesso solo 55 punti a una squadra che registra una media superiore ai 62. Purtroppo siamo incappati in una di quelle serate dove tutto gira storto, a cominciare da qualche fischio non proprio a favore e la palla che non vuole entrare nel canestro. Anche se costruisci e prendi tiri ” aperti”. Per le Bresciane è stato semplice chiudersi a riccio dentro l’area per oltre 30 minuti, dove non era facile andar a concludere contro Marcolini, Aschedamini, Seck e compagne. Si spiegano così, purtroppo, i 30 punti segnati e i 9 liberi tirati».

mara in campoMara Invernizzi, ds della squadra comasca, lo scorso sabato è anche scesa in campo e ha vissuto in prima persona questa partita, che racconta così:«Abbiamo mostrato di saper difenderci bene anche con una squadra più fisica ed esperta di noi. Il nostro tallone di Achille resta purtroppo l’attacco – e continua – dobbiamo lavorare ancora con compattezza e determinazione per trovare i nostri terminali offensivi e riuscire a dare continuità e fluidità al nostro gioco. Ma sono certa che siamo sulla buona strada. Non sono queste le partite che oggi dobbiamo prendere come termine di paragone. Dobbiamo vincere gli scontri diretti per ritrovare fiducia, cresce come squadra e allora convincerci che se vogliamo, non siamo inferiori a nessuno».