La storia di Francesca: ex “bimba piuma” oggi trentenne (IL VIDEO)

Nascere alla venticinquesima settimana rischiando di non sopravvivere. Ma la storia di Francesca Stella, fortunatamente, è una di quelle a lieto fine. Era il 19 ottobre del 1984 quando sua mamma è arrivò in ospedale per delle complicazioni. Troppo presto, la piccola pesava solo 595 grammi, ma non c’era alternativa: Francesca doveva venire alla luce, tra la preoccupazione dei suoi genitori, ma anche di tutto il personale dell’ospedale Sant’Anna.
Le cure dell’équipe medica e la tenacia di questa “bimba piuma” hanno fatto si che tutto andasse per il meglio. Cinque mesi di degenza necessarie per monitorare costantemente la sua crescita, poi raggiunti i 2.550 grammi, per la bambina è arrivato il momento del ritorno a casa con la mamma Daniela, il papà Antonio e il fratello Cristiano.
Francesca oggi ha 30 anni e lavora in Svizzera come segretaria. Questa mattina in occasione delle iniziative promosse dal Sant’Anna in occasione della giornata del bambino prematuro, la ragazza ha ripercorso la sua storia. Un po’ di emozione nel ripercorrere il suo percorso, fatto di tanti controlli medici e non privo di difficoltà, e testimoniato dalle fotografie appese nella hall dell’ospedale dove è stata allestita un’area con disegni realizzati da scuole del territorio e un banchetto informativo con video e foto di bimbi che sono stati curati al Sant’Anna. Il legame con il Sant’Anna e l’affetto per l’équipe non sono mai venuti meno in questi anni nè per Francesca nè per la sua famiglia, ecco il suo racconto:
La mattinata si è conclusa con il lancio di alcuni palloncini fuori dalla hall del Sant’Anna.
Il banchetto informativo sarà nella hall dell’ospedale fino a venerdì 19 novembre. Sempre in occasione delle iniziative dedicate al World Prematurity Day organizzato dalla Terapia intensiva neonatale venerdì 21 novembre, alle ore 20.30, presso la Grand’Aula del Liceo Classico A. Volta (via Cesare Cantù, 57 – Como), si terrà l’incontro “Il neonato ci parla”. L’ingresso è libero.
E tanto è cambiato in 30 anni di attività per i bambini nati pretermine, come spiega il direttore del reparto Mario Barbarini: “Quando è nata Francesca la Terapia intensiva neonatale non esisteva, c’erano degli specialisti che si occupavano di questi bambini. Negli ultimi anni fortunatamente sono stati fatti passi in avanti dal punto di vista tecnologico, ma anche nel modo di concepire il neonato”.
Attualmente il reparto diretto da Barbarini ospita 14 bambini e di questi 2 hanno un peso inferiore ai 500 grammi.