Fragilità nutrizionale: un incontro alla biblioteca di Como il 6 febbraio

“Promuovere una cultura diversa rispetto all’alimentazione e avviare un lavoro di prevenzione per coinvolgere tutti i soggetti che si occupano degli anziani e quindi per fare rete. La salute dell’anziano è legata anche a ciò che mangia, a come si nutre, e nell’anno di Expo è importante accendere una luce su questo tema” . Giovedì 29 gennaio a Palazzo Cernezzi l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Como, Bruno Magatti ha presentato alla stampa “Fragilità nutrizionale“ il progetto scientifico nato a Milano, patrocinato dal Comitato Scientifico Expo 2015 e coordinato dal dottor Alfredo Vanotti, docente di Dietologia all’Università Bicocca e Statale di Milano.
Insieme a Magatti sono intervenuti il dottor Vanotti, il dottor Guido Frigerio, oncoematologo consigliere e vicepresidente della Consulta Anziani del Comune di Como, il dottor Paolo Ferraris, presidente della sezione di Como di Feder S.P. e V. (Federazione nazionale sanitari pensionati e vedove), Anna Veronelli, consigliere e vicepresidente della Consulta Disabili, Roberto Camagni, direttore della divisione Lombardia di Camst, società di ristorazione.
“I dati di Como – spiega il dottor Frigerio – ci dicono che oggi abbiamo 68 anziani ogni 100 giovani; questo rapporto arriverà a 123 anziani ogni 100 giovani tra dieci anni e tra vent’anni sarà di 139 anziani ogni 100 giovani. Investire nella prevenzione vuol dire risparmiare sui costi socio-sanitari”.
“La fragilità nutrizionale – prosegue Vanotti – non è malnutrizione ma è qualcosa che viene prima. Fragile è chi non sa, chi non conosce. All’ospedale di Erba abbiamo effettuato dei test, bene quasi il 30% delle persone che si sono rivolte all’ospedale erano in stato di fragilità nutrizionale. In letteratura le persone in questo stato sono 1 ogni 25. Il percorso che avviamo a Como è il primo in collaborazione con un’amministrazione comunale e questo è molto importante”.
“Si tratta di un’importante e imperdibile occasione per sensibilizzare i cittadini e siamo contenti di essere parte attiva di questa iniziativa” aggiunge Camagni, la cui società in occasione di Expo si occuperà dei laboratori che si svolgeranno nella Cascina Triulza e che ha sponsorizzato parte del progetto “comasco”.
“Si presta molta attenzione all’alimentazione dei bambini – sottolinea Veronelli – mentre non ci occupa degli anziani. Ma per vivere bene bisogna nutrirsi bene. Ecco perché è importante costruire una comunità che ponga attenzione a questo aspetto e perché occorre fare cultura”.
Il primo appuntamento di questa “rivoluzione” culturale è fissato per il 6 febbraio alle 20.45 in Biblioteca e si parlerà, naturalmente, di fragilità nutrizionale.
Anna Veronelli modererà l’incontro, Bruno Magatti aprirà i lavori, la professoressa Claudia Sorlini, presidente del Comitato Scientifico Expo 2015 e il dottor AndreaMascaretti, responsabile del Salone internazionale della ricerca innovazione e sicurezza alimentare parleranno di “Expo 2015. Nutrire il pianeta e contrastare la fragilità nutrizionale”, il dottor Guido Frigerio interverrà su “Le persone fragili a Como: un quadro in evoluzione”, il dottor Alfredo Vanotti, infine, parlerà di “La fragilità nutrizionale. Un progetto per Como”.
L’incontro sarà preceduto alle ore 20 da un buffet, offerto da Camst.
La stessa Camst ha sponsorizzato la stampa di un opuscolo realizzato dal dottor Vanotti e dalla dottoressa Alessandra Freda “Prendersi cura delle persone fragili a tavola. Indicazioni alimentari per prevenire e trattare la fragilità nutrizionale” che sarà distribuito, gratuitamente, in occasione dell’incontro del 6 febbraio.
Come suddividere i pasti nell’arco della giornata, quali cibi preferire, le frequenze settimanali dei consumi di carne, pesce, verdure, affettati, formaggi e uova, l’importanza di bere (ogni giorno un litro e mezzo/due litri) e ancora utili consigli rispetto ai condimenti, al consumo di zuccheri, sono alcune delle preziose indicazioni presentate. “Lo scopo di questo progetto e di questo opuscolo – conclude Vanotti – è evitare che i nostri cari diventino fragili, fornendo a chi li assiste tutti gli strumenti necessari per preservarne al meglio lo stato di salute ed assicurare loro un miglioramento della qualità della vita”.
Il progetto, oltre agli enti prima citati, ha ottenuto anche il patrocinio dell’amministrazione provinciale, dell’ordine dei medici, dell’ordine dei farmacisti, del collegio Ipasvi (l’associazione degli infermieri), dell’associazione Mogli Medici Italiani e di Auser.