La Finanza scopre a Lugano dipinto di Leonardo da Vinci: sequestro (FOTO)

10 febbraio 2015 | 13:37
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La Finanza scopre a Lugano dipinto di Leonardo da Vinci: sequestro (FOTO)

A Lugano il dipinto di Leonardo – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, nell’ambito di una complessa attività investigativa delegata alla Guardia di Finanza di Pesaro ed al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico di Ancona, ha individuato in un caveau di un istituto fiduciario svizzero con sede a Lugano un dipinto olio su tela, raffigurante il ritratto di Isabella d’Este, di dimensioni cm 61×46,5 ed attribuito a Leonardo Da Vinci. Da accertamenti dei Carabinieri del Nucleo di Ancona – Tutela del Patrimonio Artistico – emergeva che il quadro in questione era stato esportato clandestinamente e, pertanto, la Procura della Repubblica di Pesaro formalizzava una richiesta urgente di assistenza giudiziaria internazionale finalizzata al sequestro del dipinto “ritratto di Isabella d’Este”, custodito nel caveau di questa banca di Lugano, in Svizzera. L’autorità giudiziaria di Lugano dava esecuzione alla richiesta di rogatoria internazionale, ma si constatava che il dipinto era stato prelevato dalla proprietà e portato altrove. Nello scorso mese di agosto, nell’ambito di indagini riguardanti reati fiscali e truffe in danno di compagnie d’assicurazione, delegate al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro e coordinate da quest’Ufficio di Procura, venivano acquisite notizie utili alla localizzazione del dipinto.

quadro di Leonardo

Da quel momento le indagini sui reati fiscali e le truffe assicurative e quelle sul dipinto in pratica si sovrapponevano e venivano congiuntamente condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona. In sintesi, emergeva che il dipinto “ritratto di Isabella d’Este” era custodito presso il caveau di una banca privata di Lugano. Ne seguiva una nuova richiesta urgente di assistenza giudiziaria che nel pomeriggio di ieri ha portato al sequestro del quadro e del contenuto di una cassetta di sicurezza. Il sequestro, effettuato dalla polizia svizzera, ha visto la partecipazione di ufficial della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri ed è avvenuto a seguito di avanzate trattative di vendita dell’opera, per un importo di circa 120 milioni di euro.