Le Poste confermano:”Chiudiamo 61 uffici, ma nessuno a casa”

11 febbraio 2015 | 16:47
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Le Poste confermano:”Chiudiamo 61 uffici, ma nessuno a casa”

Poste  – Stamattina in Commissione Bilancio della Regione, presieduta da Alessandro Colucci (NCD), si è svolta l’audizione dei rappresentanti lombardi di Poste Spa in merito al piano di riorganizzazione che prevede – come confermato dalle stesse Poste in Commissione – la chiusura di 61 uffici in Lombardia, tutti riguardanti piccoli paesi con meno di 5 mila abitanti, e al tempo stesso la funzionalità a giorni alterni per altri 121 sportelli. Richiesta dal Vicepresidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), l’audizione, alla quale hanno assistito anche gli amministratori di alcuni comuni varesini (Brebbia, Gavirate e Cocquio Trevisago), ha messo a fuoco le problematiche che si potrebbero verificare sui territori nel caso il piano venisse attuato senza correttivi.

I rappresentanti regionali delle Poste (presenti Giovanni Bessi responsabile regionale della gestione operativa mercato privati, e Adriano Galassini, responsabile regionale recapiti) hanno confermato il progetto di riorganizzazione ma escluso che possa avere delle ripercussioni sull’occupazione. “Nessuno – hanno detto – perderà il posto”. “Non saranno toccati – hanno aggiunto poi – uffici postali rurali o di montagna. Il piano adegua l’offerta ma tiene fermo il principio della centralità del cittadino e della massima attenzione per le sue esigenze”. Nel corso dell’audizione sono intervenuti il Vicepresidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), i commissari Enrico Brambilla, Luca Gaffuri e Fabio Pizzul del PD, Donatella Martinazzoli della Lega Nord, Stefano Buffagni ed Eugenio Casalino del Movimento 5 Stelle. Nell’audizion, la Commissione ha posto più volte la necessità di coinvolgere i sindaci e gli amministratori prima di procedere al piano. “Prima di tagliare –ha detto Fabrizio Cecchetti – si devono coinvolgere i territori e percorrere strade alternative, come quello di tramutare le chiusure dei 61 uffici in aperture a giorni alterni”.

PRIME REAZIONI

alt“Oltre il 10% dei comuni lombardi subirà la chiusura o la razionalizzazione dei presidi postali. Una decisione fondamentale per il territorio che, a quanto ci risulta, la gran parte dei sindaci ha appreso leggendo i giornali”. E’ questo il commento del consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri a margine dalla Commissione Bilancio riunitasi quest’oggi per audire i responsabili regionali di Poste italiane in merito al piano di riorganizzazione aziendale ufficializzato nei giorni scorsi che prevede nella sola Lombardia la chiusura di 61 presidi e la razionalizzazione di altri 121 sportelli. “Siamo fortemente preoccupati per questa vicenda – spiega Gaffuri – le rimodulazioni del servizio postale vanno ad impattare fortemente nelle aree più deboli. In un momento come questo, di difficile tenuta di coesione sociale, le poste rappresentano importanti punti di riferimento e di aggregazione per la collettività soprattutto nelle piccole comunità e come tali vanno salvaguardate”.

estate 2014, poste di como“Abbiamo già affrontato il problema dei disservizi delle poste con una interrogazione ma la situazione si sta rapidamente deteriorando con il rischio di chiusura e la riduzione degli orari di apertura per numerosi uffici postali. Un’offerta capillare sul territorio va necessariamente mantenuta perché lo smantellamento della rete, oltre a un boomerang per le stesse Poste, danneggerebbe le comunità locali soprattutto nei centri periferici e montani e la popolazione anziana. Il servizio postale è un diritto universale dei cittadini, deve essere garantito su tutto il territorio e accessibile a tutti gli utenti. Altro che chiudere le poste, in Lombardia è necessario migliorare e rafforzare il servizio. Chiediamo quindi alla Regione di intervenire presso il Governo perché mantenga aperti e funzionanti gli uffici postali. Ci aspettiamo che la Posta pensi meno a vendere lavatrici o gratta e vinci e torni a focalizzar si sul servizio essenziale che deve garantire”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia. – (agiellenews.it)