Banco Farmaceutico: anche a Como la raccolta in 51 farmacie

Sabato 14 febbraio 2015 si terrà in tutta Italia la XV Giornata di Raccolta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che saranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale. Banco Farmaceutico ogni giorno opera per alleviare la sofferenza di chi è più povero, raccogliendo farmaci da donatori e aziende e distribuendoli a più di 1500 enti in Italia e all’esterno.
La Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, è realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con Federfarma e CDO Opere Sociali e si terrà in oltre 3500 farmacie distribuite in 97 province e in più di 1.200 comuni e nella Repubblica di San Marino.
Anche a Como e provincia, sabato 14 febbraio, ci si potrà recare in una delle 51 farmacie aderenti che esporranno la locandina della Giornata di Raccolta del Farmaco. I volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. Gli stessi farmacisti, secondo le esigenze degli enti assistiti, sapranno consigliare il tipo di farmaco da banco (cioè che non richiede prescrizione medica) di cui è maggiormente avvertita la necessità. A beneficiare della raccolta saranno le persone che quotidianamente sono assistite dai 20 Enti (ONLUS) convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico nella ns. provincia. La Giornata di Raccolta del Farmaco si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e Pubblicità Progresso e grazie al sostegno di ASSOSALUTE (Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche dell’automedicazione), FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), Fondazione Telecom Italia, EG EuroGenerici, Teva e Alliance Healthcare per l’assistenza logistica, e grazie al supporto dei media partner di Avvenire, di TV2000 e alla testata nazionale della TGR. Lo spirito e la mission che animano l’attività del Banco Farmaceutico è ben contenuto in una frase di Don Luigi Giussani “Deve diventare attuale una nobiltà che ci è ancora ignota, ma che pre-sentiamo e di cui pre-sentiamo la necessità, perché sia degna e piena di fascino, di gusto, la vita: la gratuità”.
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