…e Carnevale sia. Sfilate e feste a Como e provincia

13 febbraio 2015 | 18:42
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…e Carnevale sia. Sfilate e feste a Como e provincia

La festa più attesa dai piccini ma che anche i grandi la amano per tutte  quelle sfumature e quegli arcaici giochi di travestimento che ne fanno parte: è la Festa del Carnevale. Chi più chi meno si sente travolto da tutta la temperie organizzativa che giocoforza ne è parte ed è per questo che ogni anno si rinnovano gli appuntamenti tra Como e la provincia con tutto il portato fantasioso che ne rende unica la caratterizzazione. I festeggiamenti sono naturalmente già partiti nei giorni scorsi  con le varie fasi che sono poi foriere del giorno deputato ai festeggiamenti per eccellenza ovvero quelli di martedì grasso . Sfilate, carri, mascherine ma anche cibo, perché la festa del Carnevale ha anche una connotazione culinaria che la rende speciale  a seconda della regionalità.

Gli spettacoli in città promossi dagli Assessorati al Turismo ed alla Cultura del Comune di Como rappresentato da Luigi Cavadini, propone  a partire da sabato 14 febbraio a Palazzo Volpi, sede della Pinacoteca Civica con Animali in maschera, laboratorio creativo per bambini per la realizzazione di una maschera, appunto, dedicata al mondo animale (la partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria allo 031/252550). Domenica 15 febbraio, poi, i festeggiamenti veri e propri in piazza Cavour con il Carnival Show 2015, a cura di International Dance, dalle ore 15 alle ore 17.30. Il programma prevede uno spettacolo di danza con esibizione di atleti, animazione per i più piccoli con sfilata e premiazione sul palco delle mascherine, premi e merenda a base di chiacchiere. A partire dalle ore 15, nelle vie del centro città, il programma per il Carnevale prevede anche lo spettacolo itinerante I Tubi animati. Martedì 17 febbraio, infine, a partire dalle 14.30, in piazza Cavour, il tradizionale appuntamento con il Piccolo Circo Macaggi che offrirà ai bambini uno spettacolo circense all’aperto (in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà al TeatroLucernetta, in piazza Medaglie d’Oro).

Spostandoci poi in provincia, con  uno dei più tipici Carnevali della zona ovvero quello di Schignano. Un carnevale speciale perché trae la sua origine da un modulo arcaico teatrale, ovvero quello della rappresentazione della contrapposizione tra due maschere i Bèi ed i Brùt, ovvero i belli ed i brutti che sono gli attori principali.  Anche a Schignano che nei giorni scorsi è stata interessata da numerosi appuntamenti, sabato 14 febbraio si terrà la sfilata delle maschere tradizionali. La programmazione è la seguente: alle ore 13.45 ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno); alle 14.30 inizio della sfilata per le vie del paese fino alla frazione Auvrascio e ritorno; alle ore 21.00 Veglione in maschera presso il Centro Civico. Inoltre a Schignano martedì 17 febbraio è prevista la sfilata delle maschere tradizionali. Il programma prevede: alle ore 13.45 ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno); alle 14.30 inizio della sfilata per le vie del paese fino alla frazione Auvrascio e ritorno; alle ore 21.30 Veglione con la Fughéta al Carpigo; alle ore 23.30 Processione col Zep e rogo a mezzanotte in piazza san Giovanni .Il teatrale Carnevale di Schignano si svolge secondo il rito romano , quindi “và in scena” il sabato ed il martedì grasso, il giorno che precede il “mercoledì delle ceneri”, ed  è sicuramente uno dei carnevali più famosi della provincia di Como, data la sua unicità. Il Carnevale di Schignano mantiene ancora oggi il carattere antico di questa manifestazione, arrivata sino ai giorni nostri grazie alla partecipazione degli Schignanesi e all’impegno della Pro Loco. Come precedentemente citato la rappresentazione si svolge sulla contrapposizione di due maschere principali il Bello ed il Brutto . Le maschere hanno una particolarità ovvero quella di essere scolpite a mano dalla radice della noce e sono custodite gelosamente da coloro che le hanno realizzate  e concesse esclusivamente per il Carnevale di Schignano. La maschera del bello presenta lineamenti eleganti mentre la maschera del Brutto ha un aspetto decisamente più grottesco. Alcune maschere risalgono quasi a duecento anni fa. Il palco teatrale della manifestazione è la piazza principale del paese, i vicoli interni e le strade con congiungo le varie frazioni. Un altro Carnevale che per eccellenza è foriero di una grandissima tradizione oltre che di un’organizzazione davvero “iconica” nel panorama culturale locale è quello di Cantù.

A Cantù si festeggia il Carnevale Ambrosiano, quello della Diocesi di Milano, che continua anche quando secondo il Rito Romano è ormai Quaresima. Secondo la ricostruzione storica   dell’evento, andando a ritroso al tempo in cui S. Ambrogio era Vescovo di Milano: da Roma era arrivata una circolare, secondo la quale la Quaresima doveva durare 40 giorni; se in questi si comprendevano le domeniche si poteva allungare il Carnevale di cinque giorni (tanti quante sono le domeniche del periodo di Quaresima), se si escludevano, il Carnevale doveva essere accorciato di altrettanti giorni.S. Ambrogio incluse le domeniche, allungando così di cinque giorni il periodo carnevalesco.Nel 1574 S. Carlo Borromeo convinse i fedeli a rinunciare ad un giorno del loro Carnevale, in modo da farlo finire alla mezzanotte del sabato e non più della domenica.E’ così che ancora oggi sono quattro i giorni in più del Carnevale Ambrosiano rispetto a quello Romano.Forse per questo, per recuperare quel giorno di Carnevale fatto perdere da S. Carlo, in molte località della Brianza fino a non molti anni fa, si usava organizzare veglie e feste a metà della Quaresima, ed erano chiamate “Carnevale di mezza Quaresima”.A Cantù il Carnevale ha una lunghissima tradizione, risale addirittura all’inizio del XX secolo, quando la gente viveva in povertà, con pochi mezzi, ma aveva la capacità di divertirsi in maniera semplice.Questa festa era un momento importante perché c’erano poche occasioni di svago e si sentiva l’esigenza di un po’ di sollievo che si trovava nel prendersi in giro a vicenda. C’era bisogno di uno sfogo e di un po’ di evasione da una vita dura di lavoro.In questo periodo speciale le regole venivano capovolte, si voleva trasgredire; ci si scambiava i ruoli: gli uomini si travestivano da donne e viceversa con abiti vecchi e smessi, i ricchi si vestivano da poveri, i brutti da belli, ecc.Il Carnevale di Cantù è ancora oggi tra i più solidi e partecipati della provincia, per cui vi giungono maschere e spettatori anche dal milanese e dalla Svizzera, oltre che dai comuni limitrofi.La tradizione del Carnevale a Cantù è da circa 30 anni che viene riproposta, puntualmente, con una sfilata di maschere e carri allegorici.Nell’ultimo sabato di Carnevale le vie del centro cittadino sono invase da un’infinità di colori, musiche e balli e da moltissimi curiosi. E’ un momento di “follie” collettive, ma anche l’occasione per dare sfogo a competizioni tra i diversi rioni cittadini.L’edizione “moderna” della manifestazione è caratterizzata da un grande impegno di gruppi, associazioni e parrocchie.La preparazione dei carri richiede un lungo lavoro, che necessita anche di competenze diverse, ma soprattutto di assoluta segretezza per non rovinare la sorpresa del debutto e non favorire la concorrenza. E’ in questo clima che viene ideato, progettato, eseguito, assemblato e collaudato un carro. E’ nel segreto di un capannone che un intruglio di carta e colla diventa con il sostegno di un po’ di legno e di ferro, un’opera dell’ingegno e della fantasia pronta a regalare un miracolo di colori e ad eseguire una serie di sberleffi nei confronti della politica, degli affari e delle falsità della convivenza civile.Il Carnevale di Cantù deve la sua notorietà alle monumentali realizzazioni dei gruppi “storici” di Sant’Antonio oggi la Maschera, di Fecchio, del Lisandrin, dei Firlinfeu, ecc., ma anche alle presenze prestigiose di carri e di gruppi provenienti da altri carnevali famosi.Questa festa non si esauriva, però, in un’unica manifestazione. Numerosissime erano le iniziative che si susseguivano in città durante la settimana che precedeva il “sabato grasso”. Si trattava di iniziative per i bambini, di rappresentazioni teatrali, di concerti e veglioni, per persone di tutte le età.Ora però, il Carnevale non è più vissuto in prima persona, si assiste a questo spettacolo delegando agli altri, a coloro che si sono adoperati per costruire carri e mascheroni, il compito di organizzare e condurre la festa.Non esistono documenti che stabiliscano con certezza la data di inizio del Carnevale canturino. Pare che la memoria orale lo faccia risalire all’inizio del ‘900 quando già questa ricorrenza veniva festeggiata con sfilate di carri, mascherate e balli. Il carnevale canturino si caratterizza perché i suoi carri tematici sono i più grandi della Lombardia. Andando alla programmazione c’è da segnalare che, causa maltempo, è stata annullata la sfilata di domenica 15, perciò tutto rimandato a sabato 21 febbraio 2015 – inizio ore 14,30 Ordine di sfilata:  –  “Tutto il mondo è paese” – Oratori della “Comunità S. Vincenzo” –  Carro n. 1 Buscait – Ma è finita la siesta? Altrimenti ci fanno la fest –  ”Grease” di Oratorio di Cermenate “Pier Giorgio Frassati” –  Carro n. 2 La maschera – Altro giro, altra corsa  –  Dal Madagascar a Figino – Fondazione Eleonora e Lidia  –  Carro n. 3 Baloss – EXPO2015 – A ognuno i propri scheletri nell’armadio  –  ”Asterix, Obelix e i Fuori controllo”  –  Carro n. 4 Il coriandolo – Tra pagliacci e autorità il palazzetto non si fa  –  ”Tutti al mare” di Oratorio di Asnago-  Carro n. 5 Bentransema – Draghi e magia per salvare l’Italia mia  –  ”Tom e Jerry” degli Amici del Carneval –  Carro n. 6 Amici di Fecchio – Casino o Casinò  –  Carro n. 7 Lisandrin – L’Oriente fa paura Ore 17,30 premiazione concorso carri allegorici.

Numerosissimi gli appuntamenti  che interessano la Provincia di Como, segnaliamo anche quello che riguarda il museo del Cavallo Giocattolo, che sarà interessato nella giornata di sabato da un appuntamento con tutti i bambini in maschera per creare durante il laboratorio creativo le maschere per mamma e papà ed essere così pronti a sfoggiare il sorriso migliore per una foto ricordo che verrà stampata. Domenica invece l’appuntamento è sempre in maschera per assistere allo spettacolo di burattini di Ivano Rota e per mangiare le chiacchiere insieme. Inoltre  sarà un pomeriggio di creatività e divertimento per le famiglie. Tutti i bambini in maschera. Saranno coinvolti nella preparazione di costumi e travestimenti anche per mamma e papà, che saranno immortalati dagli scatti di un fotografo. Mamme e papà diventeranno clown, fate, principi, pirati… e per un giorno saranno i piccoli a decidere!Un appuntamento speciale che vedrà il Museo trasformarsi in un suggestivo set fotografico, una bella occasione per avere un ricordo indelebile di carnevale: una fotografia in maschera con mamma e papà, domenica invece  come detto  lo Spettacolo di burattini “Libera la Cavallina a Dondolo” di Ivano Rota l’ultima avventura di Truciolo, maldestro garzone di bottega dall’animo buono, creato dal burattinaio Ivano Rota. In questo spettacolo Truciolo si trova tra le mani un tronco particolare; il legno con cui anni prima Geppetto aveva creato Pinocchio. Costruisce allora una cavallina a dondolo e tanta è la magia di quel legno che la cavallina prende a portare in mondi meravigliosi chiunque la cavalcasse. Ma dopo tanto dondolare, una strega gelosa la imprigiona nella tela di una ragnatela e la getta in una soffitta buia. Chi la aiuterà a far tornare a sognare i bambini? … voi la aiuterete?A fine spettacolo, per salutare l’ultimo giorno di carnevale, una golosa merenda: chiacchiere per tutti! Vi aspettiamo numerosi e mascherati!Tutto questo al Museo del Cavallo giocattolo di Grandate.

Anche a Cermenate torna l’appuntamento con il Carnevale Cermenatese che quest’anno giunge alla XXII edizione.Presso il piazzale ex Fisac di Via De Gasperi verrà allestito il tendone con le cucine che proporranno piatti della tradizione.Venerdì 13 febbraio l’avvio della Kermesse, con la consueta consegna delle chiavi del Regno dal primo cittadino ai reali del Carnevale.Culmine della rassegna: la sfilata con i carri allegorici in programma domenica 15 febbraio dalle 14,00, nelle vie del centro. Al termine, una giuria premierà i carri e le maschere migliori. La manifestazione gode del patrocinio comunale.

Anche il Comune di Canzo ha organizzato una serie di appuntamenti per il CARNEVALE CARNEVALISSIMO 2015L’Associazione Nonsoloturismo con il patrocinio del Comune di Canzo organizza per sabato 14/02/2015:Ritrovo:ore 13.30-14.00 piazzale stazione Canzo/Asso. ore 14.30 partenza sfilataPercorso:Via Alessandro Verza – Viale Gavazzi – Via Roma – Piazza Giuseppe Garibaldi – Via Giuseppe Mazzini – Viale Rimembranze. Arrivo a Piazza mercato (Piazza Giovanni XXIII).Servizio ristoro in Piazza mercato a cura di Nonosoturismo.Info.: Associazione Nonsoloturismo – 331/9939726 – info@nonsoloturismo.net – www.nonsoloturismo.it.  A Menaggio sabato 14 febbraio – ore 14.30 al Lido di Menaggio – avrà luogo il carnevale dei bambini e domenica 15 febbraio ore 14.30 sul lungo lago di Menaggio si svolge la sfilata di carnevale di Menaggio  – ore 17.00 estrazione della lotteria.

Spostandosi in Ticino, Carnevale in Ticino 2015-Da Bellinzona, con il re e la regina di Rabadan, a Chiasso, con la Repubblica di Nebiopoli, ma anche da Locarno a Biasca, sono numerosi gli appuntamenti carnevaleschi che in tutto il cantone riscaldano le fredde giornate invernali.Il Carnevale Rabadan di Bellinzona è sicuramente quello più noto non solo dalle nostre parti, per l’antica tradizione e per la spettacolarità del Grande Corteo Mascherato che si svolge la domenica. Il carnevale, di rito romano, comincia il giovedì con la consegna delle chiavi a Re Rabadan. Venerdì si svolge invece la sfilata mascherata dei bambini delle scuole elementari e materne del bellinzonese, mentre il sabato è tradizionalmente legato all’esibizione musicale delle Guggen ticinesi e di oltre San Gottardo. Gran finale domenica con il Corte mascherato nelle strade del centro cittadino.Il carnevale di Nebiopoli a Chiasso è il più importante di rito romano che si svolge nel Sottoceneri e si caratterizza per l’assenza di un Re: il governo della città di confine durante i giorni di carnevale viene infatti assunto dal Primo ministro, il quale trasforma la città in Libera Repubblica Nebiopoli. Durante la “settimana repubblicana”, gruppi mascherati e Guggen trasformano le vie del centro in un luogo di divertimento a tutto campo. La festa culmina il martedì grasso con il corteo mascherato Nebiopoli, al quale partecipano molti carri, gruppi, bande e Guggenmusik. A Locarno, la “stranociada” è l’appuntamento da non mancare il venerdì sera, con la città vecchia invasa da maschere, tendine, Guggen, musica e divertimento puro fino alle prime ore dell’alba.In varie località sparse nel cantone si festeggia soltanto alla fine della settimana di carnevale, secondo il rito ambrosiano. Biasca, Brissago e Tesserete vantano i carnevali più affollati, con i loro cortei del sabato in cui sfilano gruppi mascherati, carri e Guggen. I bagordi mascherati in locali pubblici e tendoni sparsi nei nuclei iniziano già il giovedì sera, con giochi, risottate per tutti, coriandoli a volontà ed esibizioni dei gruppi musicali. Un mondo di colori, di maschere e di suoni che si spegne solo la domenica mattina. Insomma un caleidoscopico carnet di eventi tra Como Provincia e non solo, non resta che partecipare alla Festa!