Risparmio in pillole: oltre 13.000 euro in sei mesi (COME FUNZIONA)

17 febbraio 2015 | 09:37
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Risparmio in pillole: oltre 13.000 euro in sei mesi (COME FUNZIONA)

Risparmio in pillole – Con il progetto “Risparmio in pillole”, promosso dall’Hospice – Cure Palliative dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Sant’Anna”, dall’Asl di Como e dall’Associazione “Il Mantello” onlus, nei primi sei mesi di attivazione è stata ridotta la spesa per i medicinali destinati ai pazienti delle cure palliative domiciliari di 13mila 500 euro. L’iniziativa, partita a giugno dello scorso anno e presentata in queste ore, ha consentito la ridistribuzione di 920 confezioni di medicinali donate dalle famiglie di pazienti dopo il decesso. Il tutto tramite una procedura rigorosa di selezione e catalogazione dei farmaci, validata e monitorata dall’Asl, che coinvolge anche l’Unità Operativa di Farmacia dell’Ao Sant’Anna di Como. Tra i farmaci ricevuti, quelli che non sono impiegati nelle cure palliative vengono a loro volta donati alla Caritas di Como.

Il progetto è stato presentato nel presidio multispecialistico “Felice Villa” di Mariano Comense, dove ha sede l’Hospice, alla presenza del direttore sanitario dell’Asl Carlo Alberto Tersalvi, della dirigente dell’Unità Operativa Complessa Miglioramento Qualità dell’Asl Anna Sannino, di Giuseppe Brazzoli, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Sant’Anna”, del direttore medico Ospedale “Felice Villa” Patrizia Figini, del primario U.O. Hospice – Cure Palliative Carla Longhi, della farmacista dell’Ao Sant’Anna Marica Carughi, del presidente de “Il Mantello” onlus Enrica Colombo e di Giorgio Lissoni della ditta Lutech di Cologno Monzese, che ha donato il software per la gestione dei farmaci.

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COME FUNZIONA RISPARMIO IN PILLOLE

“Risparmio in pillole”, nato sulla scorta dell’esperienza della Fondazione “Gigi Ghirotti” di Genova, rappresenta dunque un esempio di come il settore pubblico e il profit possono collaborare. “In questo caso – ha spiegato il primario dell’Hospice Carla Longhi – è stato intercettato il desiderio delle famiglie di donare i farmaci secondo un protocollo che ne garantisce la tracciabilità. Il sistema informatico consente di avere in tempo reale formulazione e giacenza e avvisa quando il farmaco è in scadenza per avere sempre la massima sicurezza”.

Fondamentale il lavoro dei volontari del Mantello: “I farmaci – ha spiegato la presidente Colombo – possono essere donati dai parenti dei pazienti che hanno usufruito delle cure palliative domiciliari al front office del Mantello, aperto dal lunedì al sabato mattina, che si trova all’ingresso dell’Hospice. Una volta alla settimana una farmacista del Sant’Anna, Marica Carughi, si reca a Mariano per la validazione dei farmaci e la catalogazione. I volontari provvedono poi a conservare i medicinali in un luogo appropriato e sicuro e i medicinali vengono resi riconoscibili dal timbro dell’associazione posto sulla confezione”. Non possono essere accettati i farmaci che prevedono la conservazione in frigorifero, in quanto non vi può essere certezza che siano state osservate le precauzioni richieste.

“Ci siamo posti come obiettivo un risparmio del 5% – ha aggiunto la Longhi -, ma siamo arrivati al momento al 20%”. “In un momento così difficile da un punto di vista delle risorse economiche a disposizione – ha sottolineato il direttore sanitario del Sant’Anna Giuseppe Brazzoli -, questo progetto rappresenta una bella idea che ha il pregio della semplicità e può contare sull’impegno del volontariato, dell’azienda Sant’Anna, dell’Asl e di un privato. Una partnership virtuosa che evita sprechi”. Da sottolineare anche il ruolo dell’Asl: “L’Asl di Como – è intervenuto Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario – svolge un ruolo di garanzia della qualità e della sicurezza della filiera di raccolta e ridistribuzione dei farmaci secondo criteri di scientificità e alla previsione di regole certe per tutto il processo”.