
Dopo le anteprime di febbraio – i concerti di Mario Brunello & Uri Caine alla Rsi e di Randy Weston al recente Festival di cultura e musica jazz di Chiasso – entra nel vivo la stagione “Tra jazz e nuove musiche” organizzata dalla Rete Due della Radio della Svizzera italiana e che proseguirà fino all’inizio di maggio.
Il primo appuntamento domani (18 marzo), alle 21, allo Studio 2 Rsi a Lugano Besso: protagonista l’inedito duo composto dal trombettista, cantante, performer norvegese Arve Henriksen e dal manipolatore sonoro e dj austriaco Fennesz.
Le potenzialità del suono “crudo” sono esplorate con fantasia e senso poetico da questi due importanti musicisti europei che s’incontrano in pubblico per la prima volta: il norvegese Arve Henriksen, classe 1968, e l’austriaco Fennesz (al secolo Christian Fennesz), di sei anni meno giovane. Entrambi, in modo molto diverso, si mostrano estremamente interessati a una sorta di “grado zero” dell’esperienza musicale. Ma la loro non è la ricerca di un’inutile (e ingenua) qualità acustica primitiva e atemporale. Al contrario, si direbbe che tornino alle origini per poter ricostruire in piena libertà una griglia, notevolmente sofisticata, di parametri formali ed emotivi entro i quali lavorare. E per far questo i loro strumenti si trasformano in oggetti sonori ben lontani da quelle che sono le loro lunghe, nobili tradizioni.
Fennesz usa la chitarra elettrica come una tavola d’appunti, un banco d’alchimista che produce suggestioni astratte e si scontra con un accentuato rumorismo, riallacciandosi al magistero di La Monte Young, Terry Riley e altri esponenti della “controcultura” nata negli Stati Uniti nel corso degli anni Sessanta. Henriksen soffia nella tromba esplorandone la nuda cavità, evocando suoni sacrali come quello dell’antico shakuhachi, il flauto di bambù della musica rituale giapponese.
Biglietti: CHF 25.– Under 19 Entrata libera – Prevendite online su biglietteria.ch