
Si va a Kathmandù con gli incontri di viaggio organizzati dall’associazione culturale Albatros di Cantù. Venerdì 10 aprile – ore 21.00 ingresso gratuito – all’Istituto Tibaldi in via Manzoni, la rassegna “Viaggio intorno al viaggio” ospita il racconto e le immagini di Massimo Rossi. Nelle fotografie il lungo vagare tra templi e monasteri dell’intera Valle di Kathmandu, lungo la catena himalayana da nord-ovest sino alle propaggini dell’Everest, i percorsi sulle Highway solo di nome e dentro le stradine di Kathmandu e di decine di altri villaggi. Il tutto tra templi perfettamente conservati o cadenti, persi tra le campagne o sepolti da disordini edilizi, tra immense risaie terrazzate o discariche improvvisate, tra l’aria frizzante dell’Annapurna o quella bruciata dai gas di scarico, scambiando i “namasté” e fraternizzando attraverso la birra o il rakshi. Un viaggio nella storia e nel presente del popolo nepalese attraverso le immagini e le pagine del libro di Massimo Rossi “UNA BIRRA A KATHMANDU” che dà il titolo alla presentazione.
Massimo Rossi. Il suo percorso di viaggiatore, scrittore e fotografo, o, come lui ama definirsi, di “outsider a tempo determinato”, lo ha portato in molte terre, affascinato dalle culture altre, dalle loro strutture societarie e dalla loro storia: Nord Africa, Patagonia, Medio Oriente, Etiopia tribale, Amazzonia, Tibet, India, Paesi dai quali è tornato con foto, appunti e soprattutto storie, che sono confluite in testi di narrativa e saggistica di viaggio. Ebbe molta eco il suo Pioggiafangomerdasoleblues. Un’Amazzonia senza Sting, testimonianza di una aspra realtà di sacrificabili lontani da battaglie socioecologiche alla moda, che diventerà un best-seller underground da 54.000 copie, diffuso anche all’estero e con i diritti d’Autore devoluti interamente alla popolazione raccontata; seguirà Etiopia, Saggio di un outsider a tempo determinato, resoconto di un duro viaggio sulle tracce della ottocentesca esplorazione Bòttego, in mezzo a popolazioni sospese tra la nostra epoca e l’origine della storia; una puntata nel digitale, con l’uscita dell’eBook Percorrenze, suo esordio nella scrittura breve con testi scarni e quasi onirici, mentre diversi suoi racconti verranno inseriti in silloge o riviste (es. ne Il filo della dorsale. 40 racconti sull’identità o sul settimanale Left Avvenimenti). Vive lo scrivere come un viaggio, ulteriore e liberatorio, d’accordo con Flaubert per il quale “scrivere è uno dei modi di vivere”. Fresco di stampa per Polaris, il saggio di viaggio dal titolo “irriverente” “Una birra a Kathmandù. Note di viaggio dal Nepal”, reportage di un lungo percorso compiuto nella Valle di Kathmandù, costeggiando la dorsale himalayana e spingendosi sino al Terai ed il Chitwan. Uomini, paesaggi, percorsi, storia, architetture e filosofie del Nepal odierno, tetto del mondo e meta del viaggio per antonomasia. Un viaggio in compagnia di Tucci, Bernier, Cartier-Bresson, David-Néel, Le Bon, Levi, Maraini, Toffin e molti altri. Un viaggio facile da programmare, ma difficile da immaginare