Il Medeghino rivive con iVitali

22 aprile 2015 | 00:20
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Il Medeghino rivive con iVitali

“Il banchetto del Medeghino” è il 14° e più recente titolo della collana iVitali, la singolare esperienza editoriale di narrativa d’autore, avviata dall’editore Cinquesensi che vede i testi di Andrea Vitali alternarsi ai quadri e illustrazioni di Giancarlo Vitali.

Questa volta l’opera dei due Vitali da Bellano (27 anni di differenza, una passione comune per le Parisienne senza filtro), fa un salto indietro nel tempo, assestandosi in un periodo storico assai movimentato, per rievocare la dispotica personalità di Gian Giacomo Medici (1495-1555), Conte di Lecco e Marchese di Musso, detto il Medeghino, uno fra i più arditi e sinistri signori del Rinascimento lombardo.

In effetti, il Medeghino è un vero personaggio da romanzo. Spietato e determinato, impose il suo potere tra Lecco e Musso senza risparmiare quei colpi proibiti degni di un “cattivo” come lui. La sua era una famiglia importante, basti dire che Giovanni Angelo Medici, fratello minore di Gian Giacomo, nel 1559 venne eletto Papa con il nome di Pio IV. Ben conoscendo le malvagità del fratello, ancora prma di salire al soglio pontificio, cercò di rimediare ai suoi disastri. Nel 1556 fece una donazione all’Ospedale Maggiore di Milano destinata a rimborsare i danneggiati dal Medeghino e nel 1565 istituì per Lecco le processioni del Perdono, un atto di devozione grazie al quale avrebbero ottenuto l’indulgenza tutti coloro che nella festa di Pasqua e nei giorni successivi avessero visitato la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso nella parrocchia di Castello, dove era sepolto Gabriele De Medici, fratello del Pontefice e di Gian Giacomo, morto nella battaglia di Mandello del 1531. Una decisione che creò una sorta di guerra tra le parrocchie di Lecco e Castello, che si contendevano la sepoltura del fratello del Medeghino.
Questo è il personaggio al centro delle pagine di Andrea Vitali. A fargli da contraltare è Polidoro, Signore di Bellano, che cerca di opporsi alle angherie di Gian Giacomo Medici e soprattutto si oppone fieramente al piano che lo vorrebbe sposo della Medeghina, sorella del terribile marchese di Musso. La Medeghina, tra l’altro, è donna di particolare bruttezza, per cui per il prepotente fratello non è semplicissimo trovarle marito. Da queste premesse parte “Il banchetto del Medeghino” di Andrea Vitali, la cui trama offre non poche e divertenti sorprese.

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Un lungo racconto di azione e d’avventura in cui lo scrittore Andrea Vitali da una grande prova di scrittura inventando una modalità narrativa che, per sonorità e costruzione, si riferisce a un incedere ottocentesco, con ampie concessioni a un prosare poetico che spesso pare derivare dal Manzoni, dal Monti e perfino dal Pindemonte.
Insomma una prosa abilmente e simpaticamente reinventata sugli stilemi dell’antico.

Anche da un punto di vista drammaturgico la scelta di Vitali si orienta verso un gusto retrò, giocato sulla rapidità delle azioni e la spontaneità dei moti dell’animo, tratteggiando personaggi riferiti ai modelli della Commedia Classica: il duce cattivo e assetato di potere, il signorotto onesto e sfortunato, il frate buono, tanti personaggi di contorno, afflitti dalla quotidiana urgenza di mettere insieme il pranzo con la cena, una lei protagonista negativa, causa il suo ripugnante aspetto, un consigliere traditore.

Per raccontare a immagini la movimentata vicenda del Medeghino, il maestro Giancarlo Vitali sceglie delle carte preziosissime, realizzate fra gli anni’80 e ’90, dedicate e ispirate ad opere dei suoi maestri formativi: Pisanello, Moroni, Pontormo, Caravaggio, Velazquez, Ceruti, Goya. Opere pubblicate a suo tempo in un virtuoso catalogo intitolato D’après che ebbe un lusinghiero favore di critica. Una rassegna formalmente ammirevole che condensa sei secoli di storia figurativa. Preentato ieri a Milano, “Il Banchetto del Medeghino” si presenta, dunque, come un piccolo e virtuoso evento editoriale di alti contenuti culturali.

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In occasione dell’uscita del libro lo studio legale La Scala (via Correggio 43, Milano), ospita la mostra “Il banchetto de iVitali – Andrea scrittore Giancarlo pittore”, presenta opere su carta di Giancarlo Vitali realizzate per le illustrazioni del libro. Aperta fino al 31 maggio, orario da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19. Ingresso gratuito