70anni dalla Liberazione: una giornata di teatro civile in biblioteca

Domani, lunedì 27 aprile, dalle 10 alle 21 presso la biblioteca di Como in piazzetta Venosto Lucati, un’intera giornata con il teatro civile proposto dal Teatro Gruppo Popolare. L’ingresso è libero. Con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Como, l’intera giornata è dedicata al settantesimo anniversario della Liberazione toccando i temi della Resistenza, ma anche alcuni momenti della nostra Storia recente. Il teatro civile si occupa con i suoi spettacoli di portare o riportare alla coscienza della popolazione quegli accadimenti che ne hanno drammaticamente accompagnato il divenire storico. Anche per questo gli spettacoli proposti saranno dedicati a coloro i quali, a Como o nelle sue vicinanze, si sono impegnati a difendere i principi di democrazia di cui la Resistenza ha gettato le basi. Programma:
– ore 10 Il sole con l’ombrello: dal 1975 Como è gemellata con la città giapponese di Tokamachi. Particolare rilevanza negli anni passati è stata data alla sofferenza della popolazione giapponese dopo l’atomica fatta esplodere a Hiroshima settanta anni fa. Lo spettacolo ricorda ai più piccoli, quindi con la lievità dovuta, quell’avvenimento, nello spirito del gemellaggio fortemente voluto dall’amministrazione
– ore 11 Il bambino che cammina nel deserto: il canto popolare che arriva da luoghi lontani, insieme al racconto di un bambino occupato a sfuggire alla guerra e alla miseria.
– ore 15 Nel mio paese: all’impegno di don Angelo Cupini, nelle terre lecchesi, e a quello di don Gino Rigoldi nel milanese, è dedicato lo spettacolo, che tratta il dramma dei migranti
– ore 17 Eternit: la reazione di chi ha vissuto con scoramento la sentenza di assoluzione nel processo di secondo grado intentato contro i responsabili dell’impresa che ha portato numerosi morti là dove diceva di portare lavoro
– ore 18.30 Amore non ne avremo: Il Brigadiere Luigi Carluccio, a 28 anni, fu assassinato a Como il 15 Luglio 1981 da una bomba innescata dalle Brigate Rosse. Con questo spettacolo sull’assassinio di due figure chiave nella storia italiana dei cosiddetti “anni di piombo”, Aldo Moro e Peppino Impastato, si vuole onorare anche la sua memoria
– ore 21 La farfala sucullo: Giorgio Perlasca, nato a Como nel 1910, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista e all’Olocausto. Lo si ricorda con uno spettacolo che narra la reclusione nei campi di concentramento e lo sterminio oltre che di milioni di ebrei anche di dissidenti politici, portatori di handicap fisici o mentali, minoranze etniche