“Mettere a fuoco la vita”, Davide Rondoni incontra i giovani comaschi

12 maggio 2015 | 17:58
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“Mettere a fuoco la vita”, Davide Rondoni incontra i giovani comaschi

Si è conclusa questa mattina, con un incontro impreziosito da relatori d’eccezione, presso l’Università degli Studi dell’Insubria, la Quinta Edizione del Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi dal titolo “Ecopoetry: dall’Emozione alla Ragione” che si è svolto nei giorni scorsi in splendide location del lago di Como.

Ad apporre l’ideale imprimatur conclusivo a questa edizione di grandissimo successo, Davide Rondoni che ha relazionato sul tema  “Mettere A Fuoco La Vita.  Poesia e Traduzione”. Ricordiamo che il Festival è stato reso possibile grazie alla sinergia de La Casa della Poesia di Como in collaborazione con l’Associazione Giosuè Carducci e l’Associazione Culturale e Musicale Studentesca Sant’Abbondio. Presente all’evento anche il  Pro Rettore vicario dell’Università  il Prof. Giuseppe Colangelo.

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Nell’introdurre i lavori della giornata la Presidentessa della Casa della Poesia  di Como, Laura Garavaglia si è soffermata su alcuni aspetti biografici di Rondoni “La cui poesia è davvero una poesia con la P maiuscola-ha affermato, continuando- la sua è una poesia che va al cuore d’oro dei lettori, che mette a fuoco la realtà. Una realtà che oggi è sfocata, deviata, le parole oggi sono state depotenziate.

La poesia di Davide Rondoni mette in scena la vita attraverso le persone, è una sorta di grande teatro dell’umanità. Critico letterario e teatrale Rondoni è un poeta della strada, del viaggio, infatti è sempre in giro per portare la poesia italiana nel mondo. Un viaggio della poesia e della quotidianità, in questi luoghi non luoghi che lui definisce <luoghi dell’infinito>”.

Il cursore argomentativo sul Poeta si è poi soffermato sull’aspetto poetico afferente agli affetti familiari, agli incontri con le persone comuni. Prendendo la parola Rondoni ha esordito “Quello che dirò viene dalla mia esperienza di traduttore. Mi sto accingendo a scrivere un libretto di traduzione per cui voglio mostrarvi delle slide che ho preparato su questo tipo di lavoro”. Le slide che Rondoni ha mostrato riportavano alcune riflessioni proprio sul lavoro che la traduzione implica a livello non solo professionale ma anche umano e forse emotivamente  implicito nell’atto stesso della produzione  del testo scritto, “ Se  tradurre è solo tradire, allora l’unica possibilità è la guerra”, “ In Paradiso non ci saranno traduttori(per fortuna)”. Rondoni ha spiegato come “ La poesia è un modo che l’uomo ha sempre avuto per conoscere la propria esistenza, dunque la poesia è una forma di conoscenza.

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La conoscenza pura, intesa come conoscere una cosa non vuol dire però ridursi a se stessa, ma una messa in relazione con l’altro. Se tradurti significa farti diventare come me, allora non è una conoscenza. Si presume che la traduzione sia un viaggio verso un ipotetico punto in cui la differenziazione viene eliminata.

Lo scopo è conoscersi e gustare la differenza. La cosa più difficile del tradurre è come un’amicizia o nell’amore, è l’essere se stessi. “ In ciò si palesa l’analogia con i problemi dell’esistenza, nella letteratura come nella vita, perché “Un traduttore è comunque un autore- ha concluso Rondoni- essere autori e autorevoli perché essere autori significa aumentare la vita degli altri ( da augere latino) .

La poesia esiste come espressione corale, gli uomini l’hanno  fatta ascoltandola, facendo esperienza della poesia, il rapporto voce spazio fa parte della poesia. Spazio parole silenzio vuoto”. Un’entusiasta platea di studenti ha coinvolto Rondoni in alcune osservazioni, creando un clima davvero informale e di empatia con uno dei massimi Rappresentanti di Poesia che il nostro paese possa vantare.

Stefania Ferro

Alcune note biografiche di Davide Rondoni

Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell´Università di Bologna. Ha pubblicato vari volumi di poesia con cui ha vinto   premi importanti (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). La sua nuova raccolta di poesie si intitola “Si tira avanti solo con lo schianto” (WhiteFly Press, 2013). E´ presente nelle più importanti antologie di poesia italiana del secondo Novecento edite da Mondadori e da Rizzoli e in numerose altre. Sue poesie sono edite in volume o in rivista in Francia, Usa, Venezuela, Russia, Inghilterra, Croazia, Cina. Dirige la rivista di poesia e arte “clanDestino”. Ha tradotto classici dal francese e dall’inglese e ha curato varie antologie e raccolte di poesia.  E´ autore di testi teatrali.