Diabete: sabato in piazza Duomo giornata di prevenzione (I DETTAGLI)

Sabato 23 maggio, dalle 9 alle 12, i volontari dell’Associazione Provinciale Diabetici e gli operatori sanitari delle attività diabetologiche ambulatoriali del Poliambulatorio di Via Napoleona saranno a disposizione dei cittadini in piazza Duomo per offrire test gratuiti e materiali informativi nel’ambito della manifestazione “Il diabete in piazza”. In particolare, ci si potrà sottoporre al controllo della glicemia capillare e alla misurazione della pressione arteriosa. Non servono nè la prenotazione nè l’impegnativa del medico di famiglia.
I numeri del diabete sono quelli, apocalittici, snocciolati ormai da anni con preoccupazione dagli addetti ai lavori: cinquecento milioni di malati nel mondo previsti per il 2030, più di tre milioni solo in Italia, dove un altro milione di persone ha la glicemia alta e non lo sa. Dal 2000 a oggi nel nostro Paese il numero di persone che soffrono di diabete è cresciuto di circa un milione, una tendenza che ha tante cause e un effetto certo, quello sui conti dell’Italia:oggi il diabete costa al Paese circa 9 miliardi di euro ovvero il 9% della spesa sanitaria totale.
L’Associazione diabetici presenterà il programma delle iniziative in corso e di quelle future. La presenza degli operatori sanitari e dei volontari dell’Associazione rientra in una campagna di sensibilizzazione al grave problema della malattia diabetica. “Sono già in atto varie iniziative locali ed internazionali sul tema dell’alimentazione – spiegano gli organizzatori della manifestazione comasca – perché una corretta alimentazione rappresenta il passaggio più semplice per preservare lo stato di salute anche nelle fasce di popolazione più fragili. L’Expo a Milano ha fatto dell’ Alimentazione il tema centrale, per ribadire l’ importanza di una giusta distribuzione del cibo all’interno del pianeta.
Fuori dalla retorica, dovremmo tutti impegnarci ad usare le risorse, come il cibo, in maniera congrua, senza eccessi che portano ricchezza da una parte, distruzione e povertà dall’ altra. Non per niente il Diabete è considerato una malattia dei paesi ricchi, dove abbondanza e sedentarietà hanno portato danni invece di migliorie”.