Nomi di spicco sabato a Villa Olmo per il Premio letterario Città di Como

Mancano pochissimi giorni alla Cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como organizzato dall’Associazione Eleutheria, rivolto ad autori e case editrici per opere edite e inedite. Un’edizione ricca di novità alla quale hanno aderito 1400 partecipanti provenienti da tutt’Italia, da molte parti d’Europa e persino da Israele, a conferma del risultato della prima edizione. Sabato 13 giugno alle ore 16.30 nei saloni di Villa Olmo si terrà l’evento alla presenza di numerose personalità del mondo culturale come Marta Morazzoni e Franco Di Mare
Come nella prima edizione, anche quest’anno il Premio Città di Como offrirà un riconoscimento speciale a una personalità che si è particolarmente distinta per la diffusione della cultura italiana negli ultimi due anni. La scelta è caduta su Ferruccio De Bortoli, giornalista italiano già direttore de Il Sole 24 Ore e, per ben due volte, del Corriere della Sera e presidente della casa editrice Longanesi.
Oltre alle già consolidate sezioni di poesia “Alda Merini”, narrativa “Giuseppe Pontiggia” e “I luminosi” per aforismi ed epigrammi, questa nuova edizione del Premio si è aperta anche alla saggistica e alla fotografia, allargando i propri temi al racconto sportivo, al viaggio, al turismo culturale e alla bioetica.
I finalisti della seconda edizione del Premio Città di Como sono stati selezionati da una giuria tecnica presieduta dallo scrittore Andrea Vitali e formata da Bruno Pizzul, Maurizio Cucchi, Andrea Fazioli, Giorgio Albonico, Laura Garavaglia, Emilio Magni, Lorenzo Morandotti, Carlo Pozzoni e Mario Schiani, affiancata a sua volta da una selezione di lettori scelti.
Ecco di seguito, categoria per categoria, i nomi dei finalisti tra i quali verrà decretato il vincitore.
Per la sezione “Poesia edita” sono stati nominati Cristina Annino con “Chanson turca”, Tiziano Broggiato con “Città alla fine del mondo”, Nicoletta Grillo con “Lettere all’amministrazione del condominio”; Lucrezia Lerro con “Il corollario della felicità”, Giancarlo Majorino con “Torme di tutto”, Claudio Pagelli con “La vocazione della balena”, Marco Pelliccioli con “ C’è Nunzia in cortile”, Daniela Raimondi con “Diario nella luce” e Filippo Ravizza con “Nel secolo fragile”.
I finalisti della sezione “Poesia inedita”, invece, sono Massimiliano Bossini con “Reparto”, Giancarlo Consonni con “A mia figlia”, Chiara Converso con “Ore 7-19”, Benedetto Marano con “Estate” e Paolo Meriggi con “La barchetta”.
Per la sezione “Narrativa edita” sono stati selezionati Anna Antolisei con “Legno e cristallo”, Valeria Corciolani con l’e-book “Il morso del ramarro”, Domenico Dara con il suo romanzo d’esordio “Breve trattato sulle coincidenze”, Franco Di Mare con “Il caffè dei miracoli”, Roberto Fiorentini con “Le chajim alla vita”, Francesco Grasso con “Il matematico che sfidò Roma”, Pina Ligas con “Solo il mio silenzio”, Lorenzo Marone con “La tentazione di essere felici”, Marta Morazzoni con “Il fuoco di Jeanne”, Luigi Pistillo con il suo romanzo d’esordio “Il paradosso di Pancrazio”, Raffaella Silvestri con “La distanza da Helsinki” e Francesco Vecchi con il romanzo d’esordio “Avrà l’odore delle cose nuove”.
I finalisti della sezione “Racconti del territorio” sono Nazareno Caporali con “Il cannivello”, Alfredo Caseri con “Un gesto di amore”, Lucia Fornaini con “Perdere il cuore”, Elena Salem con “Puntini nell’universo”, Marco Scarpelli con “Il richiamo del mare” e Giovanni Soldati con “Il legionario”.
Per la sezione “Saggistica” sono stati selezionati Gian Nicola Bisciotti con “I miei occhi sul mondo”, Ignazio Cavarretta ed Eletta Revelli con “Pirati”, Mario Di Francesco con “Il costo dell’unità”, Anna Maspero con “Il mondo nelle mani. Divagazioni sul viaggiare”, Armando Massarenti con “Istruzioni per rendersi felici”, Angelo Moncini con “La cartiera nel deserto” e Daniela Musini con “I 100 piaceri di D’Annunzio”.
Per la sezione unica “I luminosi”, dedicata ad aforismi ed epigrammi, la giuria ha scelto Amedeo Ansaldi con “Manuale di scetticismo”, Luciana Loureiro con “Aforismi”, Roberto Morpurgo con “Pregiudizi della libertà”, Alessandra Paganardi con “Lampi” e Lidia Sella con “La figlia di AR”.
Tra gli “Under 30”, invece, Carolina Canziani con “Rimedi contro il mal di gola”, Valentina D’Urbano con “Quella vita che ci manca”, Gianluca Lizzano con “I granelli di sabbia”, Federico Pennestrì con “Ritorno al mondo”, Erica Pramauro con “Sportello d’ascolto” e i bambini delle classi prima e seconda primaria e secondaria dell’Istituto San Carpoforo di Como con alcune poesie.
Infine, i finalisti del concorso fotografico “Quando l’immagine racconta”: Antonia Bellacicco con “Amore viscerale”, Marco Colciago con “Il messaggero”, Giovanni Colombo con “Visioni lariane”, Ennio Ghilardi con “Antropologia famigliare” e Raluca Tudor con “L’amore è sempre giusto”.
I primi classificati riceveranno un premio in denaro: 1000 euro per le sezioni volume edito di poesia, libro edito di narrativa e sezione saggistica, 500 euro per gli inediti di poesia, le categorie “Racconti del territorio”, “I luminosi” – a cui andrà anche un riconoscimento speciale dell’AIPLA (Associazione Italiana per l’Aforisma) – e fotografia. Nella sezione giovani, invece, saranno assegnati 250 euro al primo classificato, 150 al secondo e 100 al terzo.
Saranno consegnati ulteriori premi in denaro ai secondi classificati e, nell’ottica del Premio di voler contribuire allo sviluppo del turismo culturale del territorio, verranno assegnati soggiorni premio in alcuni importanti alberghi di Como e del lago agli emergenti e alle opere prime.
Alla cerimonia di premiazione, presentata da Cinzia Poli di Radio Due, interverrà Sergio Scappini, maestro alla fisarmonica MI.DI e docente al conservatorio di Milano, che eseguirà l’accompagnamento musicale.
Il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como è organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Erba, Camera di Commercio di Como, Associazione Italiana per l’Aforisma, Università degli Studi dell’Insubria e in collaborazione con Parolario, Amici di Como, Comolake.com, Editoriale Lariana, Corriere di Como, Espansione Tv, La casa della poesia di Como, AICC – Associazione Italiana di Cultura Classica, Città della Comunicazione, Partners Advertising & Web Addicted e Centro Studi Casnati.
PENSIERI SUL PREMIO DI GIORGIO ALBONICO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ELEUTHERIA
“Il premio si è riproposto per il suo secondo cammino: quest’anno 1400 partecipanti giunti anche da molte parti d’Europa, persino da Israele.
Non ci aspettavamo nella prima edizione come oggi una così vasta partecipazione e parlare di numeri non piace perché mi sembra di mercificare qualcosa rivolto al bello e non all’utile.
Ma perché un Premio, visto che ce ne sono così tanti?
Per chi partecipa scrivere permette di trovare il tempo vero che fluisce dentro e non si misura con l’orologio; scrivere è mettere altra vita in quella che hai vissuto, per questo tanti scrivono.
Poi c’è la speranza di vedersi riconoscere una creazione dell’intelletto, magari dopo essersi scontrati con la dura realtà editoriale; si rimane in attesa di una buona notizia e ciò rende il tempo più piacevole.
La selezione purtroppo è sottoposta al giudizio umano che, ahimè, a volte può essere fallace e che sempre è soggettivo.
Per chi organizza invece, c’è la convinzione di fare qualcosa che si rivolge al bello e alle migliori qualità dell’individuo per arrivare ad un risultato non certamente economico ma più raffinato; un risultato che va oltre, dove la persona è intesa come unità in cui spirito e cultura sono importanti .
Questo premio di fatto vive per la partecipazione degli autori e appartiene a tutti loro che lo rendono possibile e anche alla città di Como che lo ospita, dandovi il nome.
L’associazione che ha indetto il premio è AUTONOMA,LIBERA E INDIPENDENTE, ma in realtà il premio è di tutti gli autori ai quali va un sincero ringraziamento.
Altro aspetto da rilevare è che i testi – racconti, romanzi e poesie – sono giunti da tutta Italia e molti dall’estero.
I greci lo chiamavano periegesi, oggi si chiama Turismo Culturale e tende ad innalzare il livello dell’individuo attraverso l’incontro con diverse culture e storie e persone.
Perché, come diceva S. Agostino, “il mondo è un libro aperto e chi non viaggia ne legge una sola pagina.”.
Invito coloro che vengono da fuori a non soffermarsi sulle ville del lago ma a guardare i piccoli angoli riposti, i cimiteri a mezzacosta, le darsene a lago, i cipressi a Brienno.
Como e i suoi dintorni non sono fatti per il turismo chiassoso e di massa.
La speranza che ci anima per il futuro è che questa iniziativa insieme ad altre presenti nella nostra città possa nel tempo accrescere l’ identità culturale di Como e qualificarsi come un punto di riferimento, magari anche europeo.
Mentre la convinzione è quella, in un mondo troppo spesso basato sulla logica del profitto, di fare qualcosa che si rivolge al bello, alla cultura, al miglioramento delle proprie qualità interiori.
Un grazie ancora agli autori, a tutti coloro che ci vedono con simpatia e anche a quelli che ci guardano con superiore indifferenza perché ci danno uno stimolo in più per continuare-“
G. Albonico