STOCCATA DI CASSANI – “Como capitale della bellezza più che della cultura”

11 giugno 2015 | 13:37
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STOCCATA DI CASSANI – “Como capitale della bellezza più che della cultura”

Una lettera inviata alla stampa per spiegare il proprio punto di vista sull’utilità della tassa di soggiorno per il bene della città. Roberto Cassani, presidente del Albergatori di Como, non nasconde il dissenso nei confronti delle dichiarazioni rilasciate ai giornali locali da Barbara Minghetti, presidente Teatro Sociale Aslico. Nei giorni scorsi la Minghetti aveva fatto un appello alla città, alle istituzioni e alle associazioni per investire i proventi della tassa di soggiorno in cultura e turismo. “Mi piacerebbe che si potesse ragionare, tutti insieme, su come impiegare i proventi dell’imposta, a favore della cultura – aveva spiegato il presidente Aslico -. Viviamo un momento difficile, in cui si fa fatica a reperire fondi, ma credo che sia importante pensare anche alle realtà che producono cultura e che vivono la crisi”.

Un appellio che non è stato gradito però da Roberto Cassani che ha deciso di inviare una nota per spiegare a chiare lettere dove e come andrebbero destinati i soldi raccolti dalla tassa di soggiorno. Il presidente degli albergatori, pur riconoscendo meriti e capacità alla Minghetti, lancia una stoccata spiegando che “Como dovrebbe ambire a diventare la Capitale della Bellezza più che della Cultura”, lanciando qualche critica anche alla Parada par Tucc.

Di seguito il testo integrale della nota inviata da Roberto Cassani:

Con riferimento all’intervista rilasciata sul tema “Tassa di Soggiorno” da Barbara Minghetti e pur testimoniando la mia assoluta stima per una persona che da tempo stà operando con grande competenza e professionalità e con risultati straordinari nell’ambito dell’attività del Teatro Sociale , ritengo opportune alcune osservazioni :
– La tassa di soggiorno corrisposta dagli ospiti delle strutture ricettive (più che dal “generico” turista), ha lo scopo di migliorare l’accoglienza in termini di decoro, arredo urbano, cura dei luoghi a più spiccata valenza turistica, cartellonistica e tutto ciò che deve essere considerato esigenza “primaria” del visitatore
– Il regolamento della stessa prevede che la condivisione sulla destinazione degli introiti sia discussa dall’amministrazione comunale con l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa e quindi Confcommercio Como. Ciò non significa che altre opinioni (in particolare se di personalità eccellenti come Barbara) non siano benvenute, ma comunque sempre tenendo conto di quanto sopra.
– Inoltre tengo a ribadire , sulla base del know-how acquisito da me e dai miei colleghi in anni di operatività sul campo e conoscenza dei flussi “turistici”, quanto segue :
pur non rinnegando che la “cultura” (termine peraltro oggi abusato e che forse bisognerebbe definire meglio. E’ cultura e turismo , con tutto il rispetto riservato agli organizzatori ed ai pertecipanti , la Parada par Tucc ?) possa e debba rappresentare un tassello importante nello sviluppo economico e turistico futuro, continuo a pensare che sia sbagliato e potenzialmente dannoso ritenere che possa divenire il centro assoluto della visione futura del nostro territorio.
Sbaglierò , ma Como ed il suo Lago sono apprezzati nel mondo per paesaggio , bellezza , glamour, cibo , posizione strategica. Forse dovremmo ambire a diventare la Capitale della Bellezza più che della Cultura. Il lago di Como è più affine a località quali Capri, Taormina, Portofino che a Milano, Roma o Venezia.

Roberto Cassani