“…sta come un cuore azzurro tra i palmi delle mani”. Alla Ubik 50 poeti per il Lago di Como

Martedí 30 giugno alle ore 18, presso la libreria Ubik in piazza San Fedele 32 a Como verrà presentata al pubblico “Più non sai dove il lago finisca”, l´antologia che raccoglie poesie dedicate al Lago di Como da 50 poeti che hanno partecipato alle cinque edizioni del Festival Europa in versi promosso da La Casa della Poesia di Como.
Un omaggio alla bellezza del Lago di Como, espressa dalle molteplici immagini e dai suoni che le poesie di questa raccolta suscitano nel lettore. Un libro unico, che offre tante visioni diverse del nostro lago e voci che danno alla poesia un respiro internazionale. Parteciperanno all´incontro Maurizio Cucchi, Donatella Bisutti, Tomaso Kemeny, Ottavio Rossani, Giorgio Prestinoni, Carla Saracino, Fabrizio Bernini, Pietro Berra, Lorenzo Morandotti, Andrea Tavernati, Wolfango Testoni, Rosa Maria Corti, Alberto Nessi e l’autrice delle fotografie Daniela Ray.
Sarà proiettato un video realizzato appositamente per la pubblicazione dell´antologia. L’ingresso è libero.
Poesie, frasi, aforismi scritti da cinquanta poeti che raccontano il Lago di Como con toni umoristici, come Guido Oldani “questo lago ha la forma di una fionda/che costruivo io scarso artigiano,/l’elastico mi davo sulla mano”; malinconici, come nei versi di Tomaso Kemeny ”branchi di stelle cieche/si specchiano nella sua spietata bellezza,/sconfortando il poeta che prova ad ascendere invano al cielo che lo ignora/e che gli pare sempre più lontano”; romantici, un “tiepido mistero” come per l’uruguayano Julio Pavanetti : “Mientras tibio se endulza su misterio,/ te invito a que abrazemos a la luna”. Il lago cambia tonalità di colori e di luce, passa da tinte brillanti a cupe, varia secondo clima e stagioni in base alla sensibilità e la poetica di ciascun autore. Dalle poesie emergono così tanti paesaggi del lago, diversi e originali: per Maurizio Cucchi il lago è un’avventura di gioventù “Con l’ingenuità banale dei giovani/ragionavo di mete lontane/per addentrarmi nell’oltre, chissà.” Mentre per Donatella Bisutti “sta tra le montagne/come la perla tra le valve/come la pupilla tra le palpebre/sta come un cuore azzurro tra i palmi delle mani”. E per Ottavio Rossani è la storia ad emergere dalle acque del Lario “Nell’ora in cui il sole atterra, questo lago/si oscura della malinconia delle vittime/ che lungo i secoli hanno subito torti per il sentire solidale di poveri senza domani”. Ma è anche raccontato in toni fiabeschi dalla poetessa giapponese Taeko Uemura “Un castello medioevale sprofondò nel lago di Como/ insieme alle acque rifluite dalle montagne./ La principessa malata d’amore che poteva impedirlo/ Sprofondò con il castello e un monaco. /Il dolore della principessa si trasformò in lacrime/E le lacrime in uno zaffiro/Scintillante/ Sul fondo del lago lo zaffiro intagliato risponde alla luce”; e sempre fiaba, una Hada Mala, una Fata Cattiva, è per il poeta spagnolo Juan Vincente Piqueras: “Come una abrazo/ es crimen y es promesa./ Surge del lago./ Para algunos canta”. Sette i poeti comaschi che hannodedicato i loro versi al Lario: Pietro Berra : “riposerò in te come il nero stellato del cielo/ riposa nel neroriflesso del lago”; Rosa Maria Corti: “Mi muovo dietro i vetri del terrazzo/spalanco il cuore alla prospettiva azzurra”; Vincenzo Guarracino: “non c’è limite e confine non/c’è/buio tra Lario e Verbano c’è/poesia”; Basilio Luoni “Tra lo specchio del lago ed il piatto coperchio/dalle nubi che tronca la montagna/ appena sopra il Dosso/ siamo dentro alla cassa di un violino”; Lorenzo Morandotti sintetizza il Lario in un verso “AAA Lago umanoide unico al mondo cerca umani a forma di lago”; Andrea Tavernati “ Sulle tue rive,/ dama del lago (…)/ tu mi sei clessidra con dentro, /rovesciata, la mia polvere”; e Wolfango Testoni “Il Patria batte, ondeggia e picchia contro il pontile”.Il libro, arricchito dalle suggestive fotografie di Daniela Ray, è un omaggio al nostro lago, espresso nella molteplicità di immagini e di suoni che le poesie di questa raccolta antologica suscitano nel lettore. La poesia, come ogni forma d’arte, è aspirazione alla bellezza, indispensabile alla nostra esistenza.