Un giro del mondo con l’orchestra di Piazza Vittorio. Sabato all’Arena del Teatro Sociale

Ultimi appuntamenti per l’ottava edizione del Festival Como Città della Musica, sabato 18 luglio (ore 21.30), stando comodamente seduti in Arena sarà possibile fare il “Giro del Mondo in 80 minuti” con la strepitosa Orchestra di Piazza Vittorio. Un ideale viaggio, intorno al mondo, attraverso gli uomini, gli artisti e le loro musiche. Il nuovo, attesissimo spettacolo dell’Orchestra incanterà il pubblico comasco con le sue musiche originali, la suggestiva scenografia ed i meravigliosi costumi di scena. Un perfetto meccanismo ad orologeria, uno spettacolo vivace, allegro e colorato, denso di ritmi ed emozioni, che accompagneranno lo spettatore in questo ideale giro del mondo dal quale non vorrà più tornare!
L’Orchestra di Piazza Vittorio è un’orchestra romana composta da 18 musicisti e cantanti che provengono da 10 diverse nazionalità. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’Orchestra. Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo. L’Orchestra di Piazza Vittorio debuttò il 24 novembre 2002 con il concerto di chiusura del Romaeuropa Festival, da allora è tra i più applauditi protagonisti della world music mondiale.
Arena Teatro Sociale
sabato, 18 luglio – ore 21.30
IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI
con L’Orchestra di Piazza Vittorio
Direzione artistica e musicale Mario Tronco
Produzione artistica e arrangiamentiMario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni
Drammaturgia Mario Tronco, Giulia Steigerwalt, Daniele Spanò
Scenografie Daniele Spanò
Disegno luci Daniele Davino
Costumi Katia Marcanio, Livia Fulvio
Biglietti in vendita alla cassa del Teatro e sul sito www.comofestival.org.
La nuovissima creazione della famosa orchestra multietnica racconta un ideale viaggio di 80 minuti, intorno al mondo. Sulla nave in partenza verso l’ignoto Mario Tronco il condottiero/comandante dell’Orchestra di Piazza Vittorio accoglie i viaggiatori in partenza che si apprestano a raccontare il mondo attraverso le musica e le loro vicende. E’ notte sulla banchina del porto di Belesh illuminata dalla sola luna, è ormeggiata una zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito rosso luccicante, sembra appena scappata da un party, canta per tenersi sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”.
In penombra, un ragazzo africano dall’aspetto principesco, osserva la scena e si unisce al suo canto sottovoce per non farsi scoprire e quella cosa che ha in mano, che sembra una canna da pesca, inizia a suonare. Siamo al giorno seguente, un uomo vestito da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21,00 di oggi parte una barca per un lungo e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta, il biglietto è gratuito, l’unica condizione per potersi imbarcare e portare con se una canzone. Un solo bagaglio è consentito”. Simon, così si chiama l’uomo, guarda l’orologio e si accorge che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire, ma non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro. Lavora al Colosseo fa le foto con i turisti vestito da Gladiatore, quel viaggio è la sua occasione. Intanto al porto è quasi il tramonto e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori. Un giovane cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valige. Un improbabile cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha qualcosa di straordinario dentro la valigia.
Questa è una storia allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica, in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica.Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie della vita stessa, ne imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare. In tutto questo, Simon ce la farà ad arrivare in tempo?