La Patagonia di Marco Bechis al Lake Como Film Festival

Va avanti spedito il programma del Lake Como Film Festival. Dopo Andrei Konchalovsky e Nastassja Kinski nella serata inaugurale e Fatoumata Diawara martedì, è il momento di un altro ospite che accompagnerà il suo film all’Arena del Teatro Sociale di Como. Giovedì 23 luglio il regista Marco Bechis presenta ALAMBRADO opera del 1991 recentemente restaurata e digitalizzata, ambientata nella suggestiva cornice della Patagonia.
Bechis è un regista italo-cileno che ha girato film e documentari in varie parti del mondo. Dopo l’esordio con “Alambrado” nel 1991, film in concorso al Festival di Locarno di quell’anno, dal 1994 al 1996 gira in India il documentario “Luca’s film”. Nel 1995 scrive “Il Carniere”, un film sulla Bosnia, con cui vince il Premio Amidei 1997 alla miglior sceneggiatura italiana dell’anno. Il suo secondo lungometraggio è ambientato a Buenos Aires “Garage Olimpo” (1999), presentato al 52° Festival di Cannes. Ancora rimandi dall’Argentina per “Figli/Hijos”, il suo terzo film, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2001. I suoi film hanno vinto 14 premi internazionali. Nel 2004 fonda Karta Film per dirigere “La Terra degli Uomini Rossi – Birdwatchers”, suo primo film come regista e produttore.
Bechis ha vissuto molti anni a Buenos Aires, venne espulso nel 1977 ai tempi della dittatura militare. A proposito di Alambrado ricorda: “Sono tornato in Argentina a metà degli anni Ottanta, ma ho trovato tutto cambiato: non mi riconoscevo più in quel Paese né in una città come Buenos Aires. Volevo però fare un film sull’Argentina e ho preferito spostarmi in un luogo lontano, nel sud, in Patagonia, tra i pinguini e il vento a 180 km. “
Argentina, a pochi chilometri dallo stretto di Magellano, il vento soffia incessantemente. Qui, in mezzo al nulla, in una casetta di legno di fronte al mare vive Harvey Logan, un anziano antiquario di origine scozzese, insieme ai due figli adolescenti: Eva, diciassettenne irrequieta e sensuale e Juan, tredicenne introverso, taciturno e morbosamente attaccato alla sorella. Entrambi sognano di fuggire altrove. Un giorno arriva in paese Wilson, un uomo inglese che, per conto di una multinazionale, vuole comprare il terreno dei Logan. Il padre decide così di costruire un grande recinto di fil di ferro e paletti, un alambrado…
Regia: Marco Bechis. Soggetto e sceneggiatura: Marco Bechis, Lara Fremder. Fotografia: Esteban Courtalon. Montaggio: Nino Baragli, Pablo Mari. Scenografia: Jorge Sarudiansky. Colonna sonora: Jacques Lederlin. Interpreti: Jacqueline Lustig, Martin Kalwill, Arturo Maly, Matthew Marsh.
Esordio alla regia di Marco Bechis, prima del successo internazionale ottenuto con “Garage Olimpo”, così lo descrive Irene Bignardi nella sua recensione di allora: “Bechis orchestra questa storia amara e disperata di ostinazione e di solitudine con una maturità e una misura sorprendenti in un’opera prima, e si dimostra non solo un abile scout e direttore di attori, in cui anche i ruoli minori sono perfettamente caratterizzati, è anche un notevolissimo narratore per immagini, sobrio ed essenziale, sarcastico e poetico, in un film di poche parole come gli abitanti della Patagonia. Melville – apprendiamo da Chatwin – usava l’ aggettivo “patagonico” per definire qualcosa di strano, mostruoso e allo stesso tempo affascinante. Un aggettivo perfetto per “Alambrado”, che segna senza dubbio il debutto di un vero regista.”
In occasione della proiezione del suo primo film Il regista oltre all’introduzione del film in Arena, sarà presente alle ore 18.30 nella sede della libreria Feltrinelli di Como in un incontro dedicato al cinema di Bechis, ai luoghi del film, al suo legame con la cultura sudamericana. Interviene lo scrittore Stefano Marelli
Venerdì 24 luglio il festival del cinema di paesaggio made in Como offre agli spettatori una divertente pellicola on the road in un’ America quasi dimenticata.LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI T.S. SPIVET di Jean – Pierre Jeunet(The Young and Prodigious T.S. Spivet)
T.S. Spivet è un bambino prodigio di dieci anni con una passione per la cartografia e le invenzioni. Vive in un ranch del Montana insieme alla mamma, ossessionata dalla morfologia degli insetti, il padre, cowboy mancato, la sorella quattordicenne che sogna di diventare reginetta e il fratello gemello Layton. Un giorno però riceve una telefonata inaspettata che gli annuncia la vittoria del prestigioso premio per l’invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo. Da lì il viaggio in treno per andare a ritirarlo.. Tratto del romanzo di Reif Larsen, Le mappe dei miei sogni, Jeunet conquista il favore di grandi e piccoli, in un on the road lirico e poetico, ambientato di una parte d’America quasi dimenticata, ma più che mai sconfinata. Nella realtà di oggi, un’avventura d’altri tempi. Coinvolgente.
Regia: Jean – Pierre Jeunet. Sceneggiatura: Jean – Pierre Jeunet e Guillaume Laurant. Fotografia: Thomas Hardmeier. Montaggio: Hervé Schneid. Scenografia: Aline Bonetto. Colonna Sonora: Denis Sanacore. Interpreti: Kyle Catlett, Helena Bonham Carter, Judy Davis, Jakob Davies Layton, Niamh Wilson. Francia, Canada 2013. 105 minuti. Premio Cèsar 2014 – Miglior fotografia – Thomas Hardmeier.
Jean – Pierre Jeunet è uno dei registi e sceneggiatori francesi tra i più apprezzati e creativi. Il debutto risale al 1991, con “Delicatessen”, progetto ambizioso, ma che conquista ben quattro premi Cèsar e diversi riconoscimenti in tutto il mondo. A distanza di quattro anni dirige “La città perduta”, presentato in concorso al Festival di Cannes, e nel 1997 “Alien – La clonazione”. L’ulteriore consacrazione artistica arriva nel 2001 con “Il favoloso mondo di Amélie”, che ad oggi lo collocano tra i lavori più di successo e incasso a livello internazionale. Il film trionfa ai Cèsar come miglior film e regia, e raccoglie decine di premi. Nel 2004 è di nuovo insieme alla sua musa, Audrey Tatou, in “Una lunga domenica di passioni” che conquista altri cinque premi Cèsar, mentre il 2009 è l’anno de “L’esplosivo piano di Bazil”.
RIVENDITA BIGLIETTI PER PROIEZIONI IN ARENA TEATRO SOCIALE
Posto unico: Euro 8
Ridotto (over 65/under 21 / Carta Feltrinelli): Euro 5
Abbonamento 11 serata: Euro 40 – 5 serate: Euro 20 – 3 serate: Euro 15
Biglietteria del Teatro Sociale di Como, Piazza Verdi – Como. Orari:
nei giorni di spettacolo dalle 16 fino ad inizio film