Petra Magoni sostituisce Antonella Ruggiero al Tremezzina Music Festival (TUTTE LE FOTO)

Cambio forzato nel cast del Tremezzina Music Festival. Antonella Ruggiero avrebbe dovuto aprire, mercoledì 19 agosto, la rassegna musicale al Parco Teresio Olivelli, invece sarà un’altra grande voce italiana a varare la 14esima edizione del festival: Petra Magoni. A causa del forfait di Antonella Ruggiero per motivi di salute (laringite catarrale acuta che l’ha portata ad interrompere la sua tournè italiana e la costringe ad un periodo di assoluto riposo vocale), la prima serata del Tremezzina Music Festival subirà un’importante variazione che nulla toglie allo spessore artistico del “Tremezzina”. Infatti tre straordinari artisti, insieme per la prima volta, daranno vita a un nuovo progetto in anteprima nazionale che non farà rimpiangere la pur dolorosa assenza della Ruggiero.
Presenza eccezionale la cantante Petra Magoni, da più di un decennio leader, in coppia col contrabbassista Ferruccio Spinetti, del progetto Musica Nuda il cui successo è andato ben oltre i confini nazionali. Ad accompagnare Petra saranno Gian Luigi Carlone, musicista, cantante e compositore, leader della Banda Osiris, gruppo che fonde teatro, musica e comicità e il pianista Mark Harris, polistrumentista, arrangiatore e compositore statunitense che, oltre ad aver collaborato con molti artisti di fama mondiale, fa parte della formazione che avrebbe dovuto accompagnare Antonella Ruggiero nel concerto di Tremezzo.
Dunque il programma della prima serata, mercoledì 19 agosto, è questo:
ore 21,15 Paolo Simoni: Tour pianoforte e voce. Gli ascoltatori delle radio lo conoscono per “Che stress” e “15 agosto”, i suoi brani più trasmessi, ma, a soli 29 anni Paolo Simoni ha già tre album all’attivo. Premiato al “Club Tenco” a “Musicultura” al “MEI”, ha partecipato al ”Festival di Sanremo 2013”, duettato con Lucio Dalla, aperto i concerti di Luciano Ligabue e Francesco de Gregori, insomma, Simoni è un artista che non si deve racchiudere nelle due, pur simpatiche, canzoni entrate in classifica. A Tremezzo si esibirà pianoforte e voce, situazione che esalta le sue doti di compositore e interprete di grande capacità e classe.
ore 22,15 Magoni – Carlone – Harris: Il Trio imprevisto. Una produzione inedita per il Tremezzina Music Festival
Petra Magoni (voce)
Gian Luigi Carlone (voce, flauto, sax, electronics)
Mark Harris (pianoforte)
La biografia dovrebbe recitare: “Il trio imprevisto nasce a Tremezzo il 19 agosto 2015 per una casualità fortuita, imprevista appunto”. I tre del trio si conoscono appena ma sono accomunati dall’amore per la “non prevedibilità” che sarà la matrice della serata. Dal periodo francese della Pausini ai Beatles passando per il Keith Jarret più irritabile, soffermandosi appena su Mozart, per passare poi a ricordi sanremesi e svoltando subito in Coltrane street. Per dirla con le parole di Piero Ciampi: “Ciascuno di noi racconta attraverso musica e poesia, perchè questa è la canzone, le scelte che ha fatto fra tante cose della vita, noi speriamo che prendano vita presso di voi signori ”
Giovedì 20 agosto il programma della seconda è invariato e vivrà delle note della tromba di Enrico Rava.
ore 21,15 apertura con Elisabetta Antonini quintet: The beat goes on
Sulla strada della beat generation a ritmo di jazz con
Elisabetta Antonini (voce, live electronics, composizioni, arrangiamenti)
Francesco Bearzatti (sax tenore, clarinetto) – Luca Mannutza (pianoforte)
Francesco Puglisi (contrabbasso) – Marcello Di Leonardo (batteria)
“The Beat Goes On” non è solo un omaggio a poeti come Kerouac e Ginsberg. E’ un’immersione completa fra le voci e i suoni che hanno circondato un movimento letterario dirompente e rivoluzionario quanto la musica che lo ha accompagnato: il jazz. E’ un inno a quel senso di libertà che queste forme d’arte ci hanno lasciato in eredità, un “concept album” interamente pensato sulle voci e le parole dei poeti beat, e presenta un materiale musicale vario ed originale che passa dal jazz di Monk al folk di Bob Dylan, dove trovano spazio sonorità elettroniche e sintetiche, composizioni dai chiari tratti melodici, alcuni jazz tunes di energico bebop e momenti di improvvisazione collettiva di ampio respiro e ricchi di lirismo.
I brani, per la maggior parte originali e tutti scritti da Elisabetta Antonini, prendono spunto e commentano i temi del viaggio, degli stati allucinatori e dell’estasi, della contemplazione mistica e dell’amore cosmico, del rifiuto delle convenzioni, della chiaroveggenza poetica, dell’esaltazione procurata dal jazz e dei jazzisti come espressione di autenticità e libertà, e utilizzano sia le parole che le voci dei poeti stessi. Tutto accompagnato da registrazioni d’epoca delle voci degli autori stessi, montate in sequenze che diventano parte integrante della struttura dei brani.
ore 22,15 Enrico Rava duo
Enrico Rava, instancabile, non smette di confrontarsi con i giovani talenti del Jazz Italiano.
Enrico Rava (tromba) – Francesco Diodati (chitarra)
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.
Francesco Diodati è un chitarrista che prende ispirazione dalla tradizione e guarda alla musica contemporanea, rock e folk, per sviluppare un linguaggio personale, combinando un approccio spontaneo alla melodia e al suono acustico con un brillante utilizzo di elettronica ed effetti. L’ambasciatore italiano del jazz nel mondo Enrico Rava ripercorre, nell’affascinante duo con il virtuoso e giovanissimo chitarrista jazz Francesco Diodati, alcune tappe della sua storia musicale caratterizzata da continui incontri con i nomi più importanti della musica jazz, tra cui il genio maledetto Chet Baker e lo straordinario Miles Davis a cui ha ispirato la sua carriera. Malinconia, ironia, suggestione sono i sentimenti che la tromba di Rava e la chitarra acustica di Francesco Diodati sottolineano ed esaltano.
Il 21 e 22 le altre due serate di questa edizione con Omar Pedrini, la prima, e Giovanni Falzone trio, la seconda. Per ulteriori aggiornamenti www.tremezzinamusicfestival.it