FALSO IDEOLOGICO – Tre agenti della Polstrada finiscono a processo

In tre a processo per falso ideologico anche se loro respingono tutte le accuse. Il giudice delle udienze preliminari di Como ha rinviato a giudizio (processo il prossimo mese di giugno) il dirigente medico della polizia Angela Napolitano, 45 anni residente in città e già in servizio alla Questura cittadina, e a due uomini della Polizia stradale di Como: sono l’ex vicecomandante Gian Piero Pisani e l’assistente capo Mauro Basso. Napolitano e Pisani dovranno rispondere anche di calunnia e abuso d’ufficio. Esce di scena, invece, l’ex comandante della Stradale Patrizio Compostella (foto a lato), finito agli arresti domiciliari per questa vicenda: è stato prosciolto – su richiesta dello stesso pubblico ministero, Massimo Astori.
La vicenda che ha portato i tre finire in aula per queste brutte accuse risale al 29 novembre 2012 quando lungo via Como, a Brunate, un’Opel Corsa si scontro con un ragazzo in bicicletta. Il ragazzo è il figlio di Angela Napolitano e, secondo quanto contesta il Pm, la stessa dirigente della Questura avrebbe chiamato Pisani per chiedere di “sistemare” il verbale dello scontro, chiedendo in pratica – sono sempre contestazioni della pubblica accusa – di “sistemare” la vicenda a scapito dell’automobilista. Che poi si è visto aprire un procedimento per il ritiro della patente speciale della quale era in possesso da parte della Motorizzazione di Como. Automobilista che, per la cronaca, si è costituito parte civile nella vicenda chiedendo il risarcimento del danno subito.