Pil in aumento in Lombardia, in crescita consumi e imprese attive

In crescita consumi e imprese in Lombardia. E’ questo quanto emerge da documento elaborato da uno studio UniCredit, che analizza la congiuntura e le prospettive dell’economia lombarda.
La Lombardia prosegue sul sentiero di crescita già tracciato negli scorsi mesi. A Giugno 2015 l’indicatore di attività economica UniCredit-RegiosS della Lombardia, che misura il tasso di variazione mensile tendenziale dell’attività economica regionale, registra una crescita attestandosi a +1,9% su base annua (vs +0,8% dell’Italia). Il Pil si rafforza, confermandosi migliore rispetto all’andamento italiano. Una crescita dovuta anche a fattori congiunturali quali svalutazione dell’euro, diminuzione del prezzo del petrolio e impatto del turismo proveniente dall’Expo. Dagli indicatori economici della Lombardia per il 2015 arrivano positivi segnali di ripresa. A confermarlo sono i dati dell’Osservatorio dei Territori, elaborato da uno studio UniCredit, basato su elaborazioni Prometeia, che analizza il quadro congiunturale della regione e la dinamica dei principali indicatori, anche in chiave prospettica.
Lo studio evidenzia il Pil della regione, che nel 2014 valeva il 22% di quello nazionale attestandosi a 345 miliardi di euro, è previsto in progressione nei prossimi mesi. Nell’anno in corso l’economia lombarda dovrebbe crescere ancora (+1,2% vs +0,7% dell’Italia), mantenendo un differenziale con la media nazionale di mezzo punto percentuale, gap che si dovrebbe confermare anche nel 2016 (+1,8% vs +1,3% dell’Italia).
“Si consolida un trend positivo per l’economia lombarda e si colgono segnali incoraggianti anche per i prossimi anni. – commenta Monica Cellerino, Regional Manager Lombardia di UniCredit – in Lombardia i segnali sono positivi perché assistiamo a un recupero di alcuni settori trainanti dell’economia della regione quali l’industria , servizi , l’agricoltura e un miglioramento per il settore delle costruzioni». Inoltre – prosegue Cellerino – è importante osservare l’indicatore delle imprese attive finalmente in trend positivo dal secondo trimestre del 2015. Le previsioni per il 2016 in merito all’andamento dell’export in Lombardia sono positive , così come quelle riferite all’andamento dei consumi .In questo scenario sarà fondamentale continuare a spingere sugli investimenti e stimolare nuova domanda di credito. Sono condizioni necessarie per consolidare il percorso di crescita della nostra Regione. La congiuntura favorevole è confermata dall’andamento delle nostre attività : i nostri impieghi, in termini di erogato alle Pmi della regione nell’ultimo anno, sono raddoppiati e riscontriamo numeri positivi su mutui e prestiti ai privati”.
Tra i dati salienti dell’Osservatorio dei Territori emerge anche un miglioramento generalizzato delle dinamiche settoriali di valore aggiunto. In Lombardia, servizi (con un valore aggiunto del 72,3% sul totale generato in regione nel 2013) e industria (con una quota del 22%) sono i settori che danno in tal senso il contributo maggiore alla crescita.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio, nel secondo trimestre del 2015 risulta in lieve aumento il numero di imprese attive lombarde che si attestano a 815mila con un incremento del +0,1% rispetto al trimestre precedente e con un gap favorevole rispetto alla dinamica italiana, che registra un calo tendenziale del -0,3%.
La domanda interna della Lombardia tenderà a rafforzarsi nel corso del 2015 (dal -0,3% al +1,3%), registrando ancora una volta risultati migliori rispetto al resto del Paese, per il quale comunque si attende una crescita (-0,6% a +0,8%).
Sul fronte dell’export, per il 2015 le attese sono leggermente positive +0,9% (vs +3,6% dell’Italia) ma, secondo lo studio di UniCredit, nel 2016 si registrerà un rialzo significativo di quasi quattro punti (+4,8% vs +4,1% dell’Italia). Analizzando i dati di export per settori, aumentano le esportazioni da tutti i principali settori, con l’eccezione della metallurgia. In particolare, si registra un +4,3% nella vendita oltre confine di prodotti tessili e abbigliamento; un +2,5% per apparecchi elettrici e un +2,2% per l’esportazione di macchinari ed apparecchi. Tra i principali mercati di destinazione sono soprattutto gli Stati Uniti (+9,7%), l’ Europa occidentale (+8,3%), la Polonia (+7,2%) e la Romania (+9,4%) a mostrare gli incrementi maggiori. Tiene la Cina (+8,5%) nonostante la crisi, diminuisce sensibilmente, causa embargo, l’export verso la Russia (-11%)
“Per proseguire lungo il percorso di sviluppo e di crescita che la Lombardia sta percorrendo – continua Monica Cellerino – è quindi fondamentale spingere sugli investimenti, puntando su export e innovazione: chiavi di volta per consolidare il percorso della ripresa.”
In termini di occupazione in effetti la Lombardia si difende e si distingue in positivo rispetto al panorama nazionale: dopo la stabilizzazione del numero di occupati 4,2 milioni (+0,4%) nel 2014, la previsione per il 2015 è positiva: +1,4% per la regione a fronte di una stima +0,6% per il Paese. I settori nei quali si registra il maggior numero di occupati a tempo pieno sono per la Lombardia soprattutto i servizi (che pesano per il 72,3% del totale di occupati) e l’industria (con una quota del 19,9%).
Altra notizia che parla di consolidamento della ripresa – riporta l’Osservatorio UniCredit – riguarda l’incremento del reddito disponibile delle famiglie, che passerà dallo 0,9% del 2014 al 2% del 2015 e per il 2016 sembra proiettarsi verso il 2,5%. Intanto i consumi accelereranno: se il dato per il 2014 era tornato in territorio positivo con lo 0,2%, nel 2015 salirà all’ 1,6% e per il 2016 si dovrebbe assestare al +2,5%. Da rimarcare infine la propensione al risparmio dei lombardi, che in percentuale salirà al 7,3% nel 2014 (dal 6,6% del 2013), ma poi tenderà a stabilizzarsi al 7,6% nel biennio 2015-16.