Parco del Lura, smantellata la seconda banda dello spaccio (FOTO ARRESTATI)
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Il 20 luglio scorso i Carabinieri della Compagnia di Cantù hanno eseguito, tra il comasco e la Calabria, undici Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti dei gruppi di marocchini e di italiani che spacciavano droga nei boschi del Parco del Lura. Un’indagine, quella, denominata “BOSCHETTO”, che, avviata nel febbraio del 2014, è riuscita a disarticolare alcune delle “bande” di spacciatori dei boschi.
Oggi, ad alcuni mesi di distanza, gli stessi Carabinieri della Compagnia di Cantù hanno dato seguito a quel filone d’indagine con l’Operazione “BOSCHETTO 2”. Grazie a quest’attività i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile canturini, coadiuvati dai colleghi delle stazioni dipendenti della Compagnia, hanno inflitto un ulteriore colpo alla criminalità, traendo in arresto altri cinque spacciatori del Parco del Lura.
A finire in manette sono stati:
· A.S. A., detto “Abdul”, marocchino del 1984, senza fissa dimora, attualmente detenuto nel carcere di Cremona perché recentemente sorpreso in quelle zone a spacciare droga;
· L. A., detto “Gianni” o “Gionny”, marocchino del 1992, senza fissa dimora, da pochi giorni fermato dalla Questura di Como per spaccio di droga nel comasco e trattenuto al Bassone;
Nel corso delle fasi degli arresti, i militari canturini hanno trovato il B. E.M. nel bosco di Montano Lucino intento a spacciare droga ad alcuni acquirenti. A nulla è valso il tentativo di fuga: braccato dai Carabinieri, l’uomo è stato trovato in possesso del quantitativo di droga che solitamente gli spacciatori vendevano abitualmente in una giornata lavorativa: 200 grammi di cocaina, 150 di eroina e 100 di hashish. Recuperati e sequestrati anche diverse centinaia di Euro ed alcune decine di franchi, frutto di soli pochi minuti di spaccio di droga nel bosco. Per catturarlo con le mani nel sacco, o meglio con il bottino in mano, i Carabinieri erano rimasti mimetizzati per ore nel bosco, a pochi metri di distanza dagli spacciatori, riuscendo addirittura a circondarli a loro insaputa. In quel modo hanno avuto la possibilità di assistere alle fasi dello spaccio, recuperando droga e soldi. Usciti allo scoperto, i carabinieri, nonostante il rocambolesco tentativo di fuga, hanno arrestato il malvivente in flagranza anche per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha riguardato lo spaccio nei boschi nel “Parco del Lura”, in una zona compresa tra cinque comuni comaschi: Olgiate Comasco, Gironico (oggi Colverde), Lurate Caccivio, Montano Lucino e Villa Guardia. Uno spaccio nei boschi che tanto preoccupava la popolazione, ma su cui i Carabinieri già stavano lavorando da mesi e mesi. Con questi arresti è stata definitivamente disarticolata la serie di gruppi di spaccio che gestiva lo spaccio di droga nei boschi della Lura secondo i militari, con un giro d’affari importante. In mesi di attività i militari hanno individuato e segnalato alla Prefettura oltre 170 assuntori abituali di stupefacenti che si rifornivano dai 5 arrestati, nonché recuperato svariati etti di droga, tra cocaina, eroina e hashish che i malviventi dei boschi vendevano ai loro clienti.