L’America di Mattioni e la filosofia di Picard negli incontri di oggi in libreria

15 ottobre 2015 | 08:20
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L’America di Mattioni e la filosofia di Picard negli incontri di oggi in libreria

Venerdì è il giorno delle presentazioni librarie e, a Como, sono due le librerie che hanno la buona abitudine di organizzare incontri con autori e altre attività propedeutiche alla lettura, perciò un plauso ai direttori di Ubik e la Feltrinelli per l’impegno e la passione che mettono nel loro lavoro, lo sviluppo culturale della città passa anche attraverso questi momenti.

ubik angelo

Domani alle 18 la libreria Ubik di piazza San Fedele, ospita Guido Mattioni autore di CONOSCEVO UN ANGELO
(Ink Edizioni). Mattioni, dopo 35 anni di giornalismo è passato alla narrativa nel 2013 con un esordio coronato dal successo grazie a “Ascoltavo le maree”, la storia di un uomo che lascia l’Italia e va negli Stati Uniti, iniziando un doppio viaggio, fisico e interiore

Gli Stati Uniti sono la nuova casa di Guido Mattioni che abita in Georgia (dove è diventato cittadino onorario di Savannah), e, nel suo ultimo romanzo Conoscevo un angelo, continua a dar corpo a un’America forse minore eppure più vera.  C’è un protagonista in carne e ossa, Howard Johnson, che combatte dall’infanzia con i suoi capelli rossi e con quel nome direttamente preso da una catena di motel. Ma lui, Howard, io narrante del livbro, è pieno di saggezze e ingenuità: “Fermatevi e datele ascolto: la strada inizierà a raccontarvi le storie della sua gente… imprevedibili e bizzarre, piene di curve e scritte sotto dettatura del caso, narrano di creature senza radici per scelta, per necessità, per amore della libertà”. Storie che Howard ama raccontare. Ascoltatelo.

Guido Mattioni dialoga con la giornalista Eleonora Ballista

feltrinelli DIRE IL SILENZIO

A la Feltrinelli in programma venerdì 16, sempre alle 18, un incontro su Max Picard, medico e filosofo svizzero che rappresentava il mondo del Novecento come minacciato dal rumore continuo, dalla chiacchiera vuota, da “parole corrotte”, dall’inarrestabile alleggerimento della realtà e delle relazioni. Nel libro DIRE IL SILENZIO La filosofia di Max Picard (ed IL MARGINE),  il saggista Jean-Luc Egger ricostruisce i cardini del pensiero picardiano a partire proprio dal silenzio, senza il quale la parola, le cose e l’uomo stesso sono destinati a smarrire la propria identità.

All’incontro, organizzato insieme a Parolario, intervengono Chiara Giaccardi e Andrea Di Gregorio

Max Picard, singolare medico e filosofo svizzero (1888-1965), rappresentava il mondo del Novecento come minacciato dalla frammentazione, frammentazione delle forme, della parola, della realtà e dell’essere umano. Secondo Picard occorre volgersi di nuovo alle cose e ai volti per imparare ad ascoltarne il silenzio originario e da questo ritrovare le parole integre e le vere immagini. La severa critica di Max Picard alla modernità fa uso di un linguaggio ricco di metafore, poetico ed evocativo, ma nel contempo rigoroso e stringente, del quale sono splendidi esempi opere quali” La fuga davanti a Dio”, “Hitler in noi stessi” e “Il mondo del silenzio”. Jean-Luc Egger ricostruisce in queste pagine i cardini del pensiero picardiano a partire proprio dal silenzio, senza il quale la parola, le cose e l’uomo stesso sono destinati a smarrire la propria identità.