La Regione contro gli sprechi alimentari, approvata una nuova legge

Il Consiglio regionale ha approvato oggi la legge a sostegno degli sprechi alimentari,. Si tratta di un gesto per promuovere la tutela e la promozione del diritto al cibo. Garantire il diritto al cibo attraverso la lotta alla povertà, la riduzione degli sprechi alimentari a tutti i livelli e la ridistribuzione alle persone più bisognose delle eccedenze di cibo che si verificano a tutti i livelli della catena agroalimentare, la promozione dell’educazione a una sana e corretta alimentazione. Sono queste alcune delle finalità della legge che si propone di ridurre del 50% gli sprechi alimentari in Lombardia entro il 2025. Viene istituita la Consulta regionale per la promozione del diritto al cibo, con compiti consulti vi e di supporto alla programmazione delle politiche regionali sul tema. La norma finanziaria quantifica in 200 mila euro lo stanziamento per il 2016 e per gli esercizi finanziari seguenti.
“Questa legge – ha detto il relatore Alberto Cavalli (FI) – è il nostro contribuito a Expo e Regione Lombardia è la prima regione italiana che riconosce e tutela sul proprio territorio il diritto universale di accesso sostenibile al cibo buono, sano e sufficiente come diritto umano fondamentale e promuove l’eliminazione di ogni forma di malnutrizione e cattiva alimentazione che metta a rischio la sopravvivenza dei cittadini”.
Una maggiore attenzione agli acquisti, con una lista della spesa ben strutturata e un controllo giornaliero del frigorifero per evitare che tutto si copra di muffa e un acquisto ponderato di ogni cibo, sono piccoli gesti che possono fanno la differenza nelle case dei comaschi.
E da qui parte proprio la campagna del Consigliere Segretario Daniela Maroni che, questa mattina, è intervenuta in aula a sostegno del PDL di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo, un’azione sociale importante, prima ancora che politica. Maroni è componente del Gruppo di lavoro “Vita, Famiglia ed Economia Sociale”,
Ben 14 famiglie su 100 in Italia non possono permettersi un’alimentazione equilibrata almeno ogni due giorni alla settimana e i nuclei che vivono in una situazione di povertà, secondo i dati Istat, sono più del 16,6%.
“Parliamo tanto di sprechi alimentari, ma dobbiamo anche farci un mea culpa. – commenta Daniela Maroni – Il problema dello spreco di cibo è diventato un fenomeno sempre più crescente che tocca anche noi da vicino e, secondo i dati Istat, le famiglie che vivono in una situazione di povertà sono in continua crescita, tanto che hanno superato il 16,6% della popolazione italiana in quest’ultimo anno. Stiamo parlando di 8 miliardi di spreco alimentare domestico. Un dato incredibile se pensiamo a quanti nuclei familiari versano in condizioni difficili perché non riescono a procurarsi l’indispensabile per un’alimentazione corretta”.
Non va dimentica inoltre che il 30% della spesa si trasforma in spazzatura senza nemmeno transitare dalla tavola, segno di superficialità da parte di molte famiglie. “Diritto al cibo significa anche perseguire l’eliminazione di ogni forma di malnutrizione, che mette a rischio la sopravvivenza e la salute degli individui. – continua Maroni – Diritto al cibo e contrasto allo spreco devono essere affrontati con misure concrete e campagne di sensibilizzazione efficaci, per questo il mio impegno per il territorio è quello di lavorare a stretto contatto con le Associazioni che ogni giorno lavorano per sfamare migliaia di famiglie”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Daniela Maroni (Lista Maroni), Gian Antonio Girelli (PD), Fabio Pizzul (PD), Enrico Brambilla(PD), Dario Bianchi (LN), Carlo Malvezzi (NCD), Michele Busi (Patto Civico). Silvana Carcano (M5S) e Giulio Gallera, neo assessore al reddito di Autonomia e all’Inclusione Sociale, e sono stati presentati tre ordini del giorno, approvati all’unanimità dall’assemblea. Il primo, proposto da Michele Busi (Patto Civico), impegna il preside nte e la giunta a realizzare, compatibilmente con le risorse disponibili, una banca dati on-line dai Comuni e dalle altre Regioni; gli altri due, presentati dal Movimento 5 Stelle, impegnano il presidente e la giunta a trattare il tema delle mense scolastiche e della ristorazione collettiva all’interno della Consulta regionale per il diritto al cibo e a chiedere al Governo e alla Commissione Europea norme sulla etichettatura trasparente dei prodotti alimentari, il contrasto alle eco/agro mafie e alla contraffazione alimentare.