Un defibrillatore a Figino Serenza e a Como un corso sul suo utilizzo

14 novembre 2015 | 11:00
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Un defibrillatore a Figino Serenza e a Como un corso sul suo utilizzo

È del 2012 il decreto Balduzzi sulla sanità, che ha rivoluzionato il primo soccorso, imponendo la presenza di defibrillatori nei luoghi pubblici e nei centri sportivi.

E anche in provincia di Como, dove gli arresti cardiaci sono circa 600 all’anno, ci si mette in regola. La ONLUS Comocuore, infatti, da sempre impegnata nella lotta contro l’infarto e che da anni informa e aiuta gli enti in materia di malattie cardiache, ha consegnato il 13 novembre un defibrillatore, donato dagli amici di Giorgio Chianese, alla residenza sanitaria per disabili Eleonora e Lidia, di Figino Serenza. La cerimonia ufficiale di consegna sarà alle 16 nella residenza di via Orsenigo 11 e vedrà la presenza dei vertici dell’associazione Eleonora e Lidia e del presidente di Comocuore, dott. Giovanni Ferrari.

E proprio dell’utilizzo di un DAE (defibrillatore semiautomatico esterno), anche se per il solo ambito sportivo, si parlerà a San Fermo, all’Eracle Sports Center, il 21 novembre.

La giornata, organizzata in collaborazione da Iredeem (azienda produttrice di defibrillatori) e dal Comitato Provinciale di Como della Croce Rossa, è dedicata a tutti gli sportivi, professionisti e non, che vogliono conoscere di più sulle tecniche di rianimazione e sull’utilizzo del defibrillatore. Il programma prevede una parte teorica gestita dal dott. Fabio Volontè e dall’istruttore Paolo Toppi e da una sessione pratica.

La presenza al progetto permetterà di ottenere un attestato Areu-118. La nuova normativa prevede infatti che, oltre alla presenza dei sistemi di rianimazione preospedaliera, debbano essere presenti nei centri sportivi anche degli addetti pienamente istruiti sul loro utilizzo, al fine di ridurre il più possibile gli arresti cardiaci fatali.

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